Attrice (Napoli 1908 - Roma 1976), nipote di Alamanno Morelli e figlia d'arte, iniziò la sua carriera nella compagnia di A. Betrone. Nel 1933 fu interprete di due spettacoli eccezionali, Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare diretto da M. Reinhardt e Rappresentazione di Santa Uliva per la regia di J. Copeau. Attiva in varie formazioni, nel 1938 entrò nella compagnia del Teatro Eliseo di Roma, recitando accanto a A. Pagnani, G. Cervi, C. Ninchi e P. Stoppa. Con quest'ultimo formò nel 1945 una compagnia che, sotto la direzione di L. Visconti, si affermò per il livello delle messinscene e delle interpretazioni, oltre che per il rigore delle scelte di repertorio. Tra le memorabili prove della M.: Antigone di J. Anouilh (1945); Zoo di vetro (1946) e Un tram che si chiama desiderio (1949) di T. Williams; La locandiera di Goldoni (1952); Le tre sorelle (1952) e Zio Vania (1953) di Čechov; L'impresario delle Smirne di Goldoni (1957); Figli d'arte di D. Fabbri (1959); L'Arialda di G. Testori (1960). Attivissima anche nel decennio successivo, ha confermato un eclettismo singolare che l'ha portata a interpretare i personaggi più diversi con la stessa sensibilità, misura e finezza. Le più alte interpretazioni dell'ultima fase della sua carriera teatrale sono l'edizione diretta da G. De Lullo di Così è (se vi pare) di L. Pirandello (1971) e Caro bugiardo di J. Kilty (1975). Ha lavorato anche nel cinema (Il Gattopardo, 1963) e in televisione (Vita col padre e con la madre, 1960; Sorelle Materassi, 1972).