(port. Rio Amazonas) Fiume dell’America Meridionale. Con i suoi affluenti costituisce il più grande sistema idrografico del mondo per ampiezza del bacino e portata. Fu scoperto da F. de Orellana (1540-41), che lo chiamò così per le donne guerriere di cui ebbe notizia. Il tratto brasiliano, fino alla confluenza col Rio Negro, prende il nome di Solimões.
Si forma poco a monte di Iquitos (Perù) dall’unione del Marañón, che nasce nelle Ande peruviane a 3653 m, con l’Ucayali, che ha le sorgenti sul Monte Quehuisha (5170 m) nel Perù meridionale. Complessivamente è lungo 7100 km (dalle sorgenti dell’Ucayali) e ha portata di 100.000 m3/s. Il suo bacino imbrifero (7,05 milioni di km2 con quello del Tocantins), oltre allo sterminato bassopiano omonimo, comprende una parte del tavolato della Guiana a N del sistema andino, e degli altopiani del Brasile a S. Da Manaus in poi, scorre su una coltre più o meno spessa di argille e sabbie fluviali; invece nell’Amazzonia occidentale ha scavato una serie di terrazze spesso tabulari. Il corso dei due rami sorgentiferi è diretto da S a N; mentre il resto del corso ha direzione O-E. Il medio e basso corso sono accompagnati da lagune parallele al fiume, da canali laterali (furos) e da espansioni lacustri. La pendenza è molto limitata e contrasta con quella fortissima dei rami sorgentiferi. L’estuario si apre a valle delle isole di Mexiana e di Caviana, con un’ampiezza di circa 200 km. La grande isola di Marajó lo separa dal Tocantins, che si getta in mare con un estuario minore.
Non è ben noto il regime del Rio delle Amazzoni. Il Marañón è soggetto a due piene, una da dicembre a febbraio, l’altra da aprile a luglio; procedendo verso valle, le due piene vanno a poco a poco fondendosi in una sola, che avanza verso la foce con molta lentezza. La marea, durante le magre, si fa sentire fino a Óbidos, mentre durante le piene, che innalzano il corso di 8-10 m sul livello ordinario, si avverte soltanto dal principio dell’estuario. L’onda del flusso, soprattutto durante le sizigie, rimonta violentemente l’estuario amazzonico, dando origine a un enorme cavallone chiamato dagli indigeni pororoca.
Degli affluenti del A. il più importante è il Madeira (3200 km), formato dal Beni e dal Mamoré; tra gli altri affluenti di destra seguono per importanza il Tapajós e lo Xingú; tra quelli di sinistra il principale è il Rio Negro. Con gli affluenti la rete navigabile è di ca. 50.000 km. Linee regolari di navigazione giungono fino a Iquitos e risalgono gli affluenti più importanti.