Filologo, linguista e critico letterario russo (Mosca 1896 - Boston 1982). Iniziatore del metodo formalista in critica letteraria, è da considerarsi anche fra i fondatori, con N. Trubeckoj, nel Circolo linguistico di Praga, dello strutturalismo in linguistica. Fondatore del "binarismo" in fonologia e più generalmente in linguistica, ha aperto numerose direzioni di ricerca, talora genialmente, come negli studî sul linguaggio infantile e sui disturbi afasici, sulla semiologia, il linguaggio poetico, la slavistica. Tra le sue pubblicazioni più importanti apparse in lingua italiana vanno citate Saggi di linguistica generale (1966); Lo sviluppo della semiotica e altri saggi (1978); Magia della parola (1980);
Fondò a Mosca assieme a V. B. Šklovskij e J. N. Tynjanov la scuola formalista di critica letteraria. Passato in Cecoslovacchia, si unì a N. S. Trubeckoj e V. Mathesius nella costituzione del Circolo linguistico di Praga. Dal 1933 al 1939 insegnò all'univ. di Brno; fuggito al momento dell'invasione tedesca, riparò in Svezia, dove insegnò per qualche anno, e quindi negli USA, dove è stato successivamente (dal 1941) prof. alla Columbia University, alla Harvard University (dal 1949) e al Massachusetts institute of technology di Cambridge (dal 1957). Premio internazionale Feltrinelli 1980.
Della sua vastissima produzione si ricordano: O češskom stiche ("Il verso ceco", 1923); Remarques sur l'évolution phonologique du russe (1929); Kindersprache, Aphasie und allgemeine Lautgesetze (1941); La geste du prince Igor (1948); Fundamentals of language (1956, in collab. con M. Halle); Selected writings (1962-82). In italiano, oltre alle opere già citate vanno segnalate: Premesse di storia letteraria slava (1975); Una generazione che ha dissipato i suoi poeti (1975); Grammatica della poesia e poesia della grammatica; La forma sonora del linguaggio (1982).