Piega della cute determinata da una sollecitazione meccanica continua su un tessuto alterato biologicamente. Indipendentemente dal loro aspetto e dalla loro posizione, le r. riconoscono sempre come causa di formazione una riduzione della capacità elastica della cute. A seconda delle zone e dell’aspetto, vengono differenziate in: pieghe da lassità muscolocutanea, per cedimento non solo della cute ma anche del trofismo muscolare (per es. i solchi nasogenieni); r. glifiche, che rappresentano un’accentuazione della normale tramatura della pelle; r. del sonno, o grinze, che conseguono alla continua sollecitazione esercitata sulla cute dalla compressione della stessa sul cuscino sul quale si poggia il viso durante la notte; increspature, che rappresentano la plissettatura conseguente all’ispessimento dello strato superficiale della cute dovuto soprattutto al danno solare; r. muscolo-mimiche, d’espressione, che sono le più comuni e vengono in conseguenza della sollecitazione dei muscoli mimici del viso.
Le r. sono un’alterazione dell’aspetto estetico della cute, che accompagna una riduzione della sua funzionalità: il fenomeno è imputabile all’azione del tempo (in questo caso i danni sono evidenti anche nelle zone di cute non esposta) e alle radiazioni ultraviolette del Sole. Nel primo caso, i danni subiti dalla cute sono causati in prevalenza dai radicali liberi dell’ossigeno, nel secondo caso, dai raggi ultravioletti (UV).
In biologia, piega che si forma sulla superficie mucosa di alcuni organi umani e animali (r. palatina, r. vaginale, r. della mucosa gastrica) o di organi vegetali.
In geologia, termine disusato per indicare un rilievo allungato sottomarino che divide una fossa geosinclinale in bacini subparalleli minori. Una r. tettonica può spostarsi nel tempo seguendo il procedere dell'onda orogenetica, vale a dire nel senso della vergenza delle strutture tettoniche.