economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare nel Medioevo, oggi garantisce lo Stato attraverso il perfezionamento della tecnica di coniazione.
geologia L’a. delle rocce è il complesso di processi chimici e chimico-fisici che trasformano la struttura e la composizione chimica e mineralogica delle rocce. Lo svolgimento di questi processi e la natura degli agenti che li determinano sono diversi secondo che la roccia affiori in superficie o meno. L’a. superficiale è provocata da agenti atmosferici, da agenti fisici e da organismi viventi, attraverso un’azione lenta ma estesa nel tempo; l’azione chimica, che procede di pari passo con la disgregazione meccanica influenzandosi reciprocamente, si manifesta principalmente attraverso i processi di ossidazione, soluzione, idrolisi dei silicati e idratazione; prodotti di a. superficiale sono lateriti, argille, ferretto, bauxiti ecc. L’a. profonda deriva dall’azione di agenti endogeni diversi: acque calde (azioni idrotermali); gas (azione pneumatolitica); elevata temperatura, spinte unidirezionali o idrostatiche ecc.
linguistica In grammatica, particolare tipo di derivazione mediante suffissi, i quali modificano il significato del vocabolo nella quantità, nella qualità o nella valutazione (carta-cartina-cartaccia). Secondo che si voglia esprimere accrescimento, diminuzione, peggioramento ecc., si hanno suffissi accrescitivi, diminutivi, vezzeggiativi, spregiativi e peggiorativi. Nella formazione dei sostantivi alterati si ha spesso cambio di genere in accrescitivi e diminutivi (una stanza - uno stanzone). In qualche caso gli alterati assumono un significato diverso da quello del vocabolo originario (per es. cartone e cartuccia rispetto a carta). Gli aggettivi alterati con suffisso accrescitivo o peggiorativo sono spesso sostantivati (un villanzone). Nei verbi alterati (canticchiare) il suffisso ha funzione attenuativa o leggermente peggiorativa.
musica Nella dottrina musicale dei sec. 13°-17°, modificazione dei valori di durata (➔ notazione); in quella odierna, modificazione di un suono, un semitono o un tono sopra o sotto. Le a., segnalate da appositi segni detti accidenti (v. tab.), possono comparire all’inizio del rigo (in chiave) e valgono per tutta la composizione salvo annullamenti, o accanto alla nota e hanno valore solo all’interno della battuta in cui la nota stessa è contenuta, salvo annullamenti.
Dal punto di vista grafico, l’origine degli accidenti si richiama al simbolo della nota si, indicata alfabeticamente con la lettera b, rotonda (b) per il si abbassato d’un semitono (come nella scala esacordata detta molle), quadrata (n) per il si naturale. Per estensione, il bequadro venne a comprendere, oltre l’annullamento del bemolle, anche l’a. ascendente d’un semitono, cioè il diesis. L’uso del si bemolle si riscontra già nelle tradizioni greche classiche nel ‘gran sistema perfetto’, e poi nelle tradizioni orientali-cristiane riguardo ai suoni che avrebbero, nella loro altezza normale, prodotto il tritono (➔). Tali tradizioni, attraverso la musica del Medioevo, giungono fino a noi nell’a. ascendente del 7° grado della scala minore armonica, del 6° e del 7° nella minore melodica. Effetti dell’a. sono le varie trasposizioni della scala diatonica o, altrove, i cromatismi.