(italiano San Giacomo di Compostella) Città della Spagna nord-occidentale (94.339 ab. nel 2008), nella prov. di La Coruña, capoluogo della Galizia, situata a 264 m s.l.m. sopra un poggio isolato. Arcivescovado e diocesi metropolitana, è inoltre sede di una fiorente università. Le attività economiche di S. sono prevalentemente connesse con il turismo religioso. È anche centro commerciale e manifatturiero e nodo di comunicazioni sulla strada e sulla ferrovia che collegano La Coruña a Vigo.
Sorta (9° sec.) intorno al sepolcro dell’apostolo s. Giacomo, fatto costruire dal vescovo Teodomiro, vi si trasferirono i vescovi di Iria. Sede di concili (810, 862, 899), prescelta da re Sancio e da re Bermudo II per l’incoronazione, divenne un centro importante. Saccheggiata dai Normanni (968 ca.) e distrutta da al-Manṣūr (997), fu ricostruita grazie al vescovo Diego Gelmírez (11° sec.), che ottenne l’elevazione di S. ad arcivescovado e iniziò la costruzione della nuova cattedrale. Già da tempo S. era divenuta meta di uno dei più frequentati pellegrinaggi del mondo cristiano; poi l’afflusso si fece enorme, e divenne famoso il camino de Santiago, che univa Barcellona a Padrón sull’Atlantico ed era dotato di rifugi e di ospedali. Con la fondazione dell’università (1532), S. divenne uno dei centri intellettuali più vivi della Spagna.
La città antica conserva il suggestivo aspetto medievale. La celebre cattedrale (1073-1128 ca.), a croce latina con 3 navate, transetto, deambulatorio e cappelle absidali, dall’originale decorazione, conserva la Puerta de las Platerias, nella quale terminava la strada principale. La facciata, massima testimonianza del romanico spagnolo, fu una grande impresa decorativa (motivi di arte tolosana, aragonese di León e dell’Alvernia). Importanti sculture di maestro Matteo sono nel Pórtico de la Gloria (1188). Il 17° sec. segnò una fase di rinnovamento con gli architetti J. Peña (Pórtico de la quintana, 1658-66; ciborio, 1665; torre delle campane, 1667-70), D. Andrade (torre del Reloj, 1676-80) e F. Casas y Novoa, che terminò la facciata dell’Obradoiro (1738-49); la parte centrale (Espejo), schermo trasparente che dà luce a navata e tribune, combina ordini classici e strutture medievali in uno stile prettamente ornamentale. Il chiostro è in stile gotico fiorito (16° sec.). Altri edifici notevoli: Ospedale reale (1511), plateresco; Collegio Fonseca (16° sec.); Palazzo arcivescovile (12°-13° sec.); monasteri di S. Martín Pinario, ricostruito 17° sec., S. Pelayo, S. Augustín e S. Clara; S. Francisco (18° sec.); municipio e università, neoclassici. Nei dintorni di S. è S. María del Real del Sar, romanica.