Patriota, liberatore dell'America spagnola (Caracas 1783 - San Pedro Alessandrino, Santa Marta, 1830). Terminò i suoi studî in Europa. Tornato in America, scoppiata nell'aprile 1810 la rivoluzione antispagnola, B. fu inviato dalla Giunta rivoluzionaria delegato a Londra, per ottenere la mediazione inglese. Fallita la missione, proclamato il Venezuela indipendente (5 luglio 1811), l'anno successivo, dopo la riconquista spagnola del paese, dovette rifugiarsi nella Nuova Granada e - a capo delle truppe di questa - invase il Venezuela liberandolo definitivamente dalla Spagna (1813). Dittatore (libertador) del Venezuela (1814), il suo potere subì frequenti eclissi: dinanzi alle forze del realista J. T. Boves dovette riparare nuovamente nella Nuova Granada, poi, per contrasti politici, in Giamaica e in Haiti. Tornato nel 1817, organizzò la repubblica venezuelana e, da allora, la sua azione fu un susseguirsi di successi: liberò la regione di Bogotá e coi territorî del Venezuela, della Nuova Granada e dell'Ecuador creò la repubblica della Grande Colombia, di cui fu nominato presidente (17 dic. 1819). Assicurata definitivamente l'indipendenza del Venezuela (vittoria di Carabobo, 21 giugno 1821), l'anno successivo cacciava gli Spagnoli dall'Ecuador, poi, in collaborazione con J. de San Martín, dal Perù e dall'Alto Perù, che, dichiaratosi il 6 ag. 1825 indipendente col nome di Repubblica Bolívar, poi mutato in quello di Bolivia, proclamò presidente il suo liberatore. Propostosi il disegno di una federazione del Perù, della Colombia e della Bolivia, incontrò aspre resistenze e, per un attentato (1828), fu costretto a fuggire da Bogotá; nel 1829 impose con le armi al Perù la frontiera, e il Venezuela si staccò dalla Colombia. Abbandonata allora ogni carica (20 gennaio 1830), passò a Cartagena; qui lo raggiunse la notizia di un moto a lui favorevole e del suo richiamo, ma sulla via del ritorno morì.