squalo Nome comune dei Pesci Condroitti Elasmobranchi appartenenti all’ordine Squaliformi, noti anche come pescicani; predatori, sono ampiamente distribuiti in tutti gli oceani, più frequenti nei mari caldi e temperati; nel Mediterraneo è presente una quarantina di specie. Hanno corpo tipicamente fusiforme, lunghezza variabile da 15 cm a 12 m, 5 paia di fenditure branchiali situate lateralmente, 2 pinne dorsali, 1 pinna anale (a volte assente), e pinne pettorali mai saldate ai lati della testa (che è invece caratteristica dell’ordine Raiformi); le pinne sono utilizzate unicamente per modificare la direzione del nuoto, mentre la spinta propulsiva è fornita dalla coda attraverso movimenti laterali. La fecondazione è interna e i maschi possiedono un organo copulatore (missipterigio) derivato dalla trasformazione delle pinne pelviche; la maggior parte delle specie è vivipara, ma in alcune la femmina depone uova protette da una capsula cornea di forma parallelepipeda o conica; tra le forme vivipare alcune, come i Carcarinidi, possiedono una sorta di placenta formata dal sacco vitellino unito all’utero materno.
Fra i più noti s., presenti anche nel Mediterraneo, lo s. azzurro o verdesca (Prionace glauca); lo s. bianco (Carcharodon carcharias); lo s. elefante o s. pellegrino (Cetorhinus maximus), lungo 12 o 13 m, che si nutre solo di plancton. Lo s. balena (Rhincodon typus) è il più grande tra i Selaci viventi, vive nei mari tropicali, può raggiungere i 12 m di lunghezza e si ciba esclusivamente di plancton; lo s. tigre (Galeocerdo cuvieri), lungo 4 o 5 m, è un predatore dei mari tropicali e subtropicali.
La famiglia Squalidi comprende circa 65 specie diffuse nelle regioni calde e temperate, più frequenti nelle acque profonde. Hanno corpo cilindrico, leggermente compresso, occhi privi di membrana nittitante, spiracolo sempre presente; pinne dorsali spesso precedute da una spina e la pinna anale è assente. Vivono in gruppi, si nutrono di pesci e molte specie sono provviste di organi luminosi. Nel Mediterraneo sono diffuse varie specie, tra cui lo spinarolo (Squalus acanthias; v. fig.), comune nelle acque costiere. Noti come fossili dal Cretaceo superiore.