SVEZIA
(svedese Sverige)
Stato dell'Europa settentrionale, con capitale Stoccolma, che comprende l'area orientale della penisola scandinava e le isole di Gotland e Öland, nel mar Baltico. Nel Medioevo le estreme province meridionali della penisola (Scania, Halland e Blekinge) appartenevano alla Danimarca e passarono alla S. soltanto nel 1658.Il nome di S. deriva da Svea rike o Svealand ('terra degli Svear'), un regno di epoca preistorica a N del lago Mälaren, il cui centro politico e religioso fu Gamla Uppsala (nei pressi dell'od. Uppsala), dove fino all'ottavo decennio del sec. 11° era ancora in uso un tempio pagano. Nel corso dello stesso secolo un altro regno, chiamato Götaland e situato a S del lago Mälaren, venne aggiunto alla S. e nei secoli successivi, con il procedere dell'evangelizzazione, venne colonizzata la parte settentrionale del paese (Norrland); fu conquistata anche la Finlandia, a E del golfo di Botnia. Da allora l'arte della Finlandia si legò strettamente a quella della S., a cui appartenne fino al 1809.Nell'829-830 il monaco Anscario tentò di introdurre il cristianesimo nella città vichinga di Birka sull'isola di Björkö, situata sul lago Mälaren, ma non vi riuscì e la nuova religione venne accolta diffusamente nella S. soltanto due secoli più tardi. Nel corso del sec. 11° altri missionari provenienti dall'Inghilterra e dalla Germania si diressero verso diverse regioni della S. e allo stesso tempo molti Vichinghi di origine svedese venivano battezzati all'estero.Nel corso dell'età vichinga alla pratica della razzia subentrò il commercio, che favorì la nascita delle città. Le prime diocesi svedesi furono istituite nelle città di Eskilstuna, Linköping, Sigtuna, Skara e Växjö; successivamente le diocesi di Eskilstuna e di Sigtuna furono soppiantate da quelle di Strängnäs, Gamla Uppsala e Västeraas. Nella cattedrale di Gamla Uppsala venne sepolto il re Erik Jedvardsson (s. Erico, m. nel 1160), ma una traslazione delle sue spoglie dovette avvenire prima del 1198: con lui la S. acquistava un santo nazionale dello stesso rango di s. Olav in Norvegia e di s. Canuto in Danimarca. Nella prima metà del sec. 12° i vescovi di S. erano subordinati all'arcivescovo di Lund (Danimarca), ma nel 1164 la Chiesa svedese venne organizzata con una propria sede arcivescovile, che venne dapprima stabilita a Gamla Uppsala, per poi essere spostata dal 1273 all'od. Uppsala; nel corso dello stesso secolo venne fondata una nuova diocesi a Turku, in Finlandia.Mentre la S. continentale veniva cristianizzata dall'Inghilterra e dalla Germania, l'isola di Gotland ebbe numerosi legami con la Chiesa ortodossa di Russia, naturale conseguenza dei contatti commerciali che la popolazione intratteneva con la città russa di Novgorod. Nel sec. 13° fu comunque la Lega anseatica ad avere il predominio commerciale del mar Baltico. A Visby si insediarono in quest'epoca numerosi mercanti tedeschi e la loro chiesa, S. Maria, divenne l'edificio principale della città.Gli edifici civili erano generalmente costruiti in legno sia nelle città sia nelle aree rurali. Come in Danimarca e in Norvegia anche l'architettura ecclesiastica esordì con la costruzione lignea e le prime chiese vennero edificate come stavkirker, con la tecnica 'a doghe' verticali. In S. si conserva una sola stavkirke, nel villaggio di Hedared, ma vi sono testimonianze archeologiche di molti altri edifici di questo genere. A partire dal sec. 13° la maggior parte delle chiese lignee venne eretta con un'altra tecnica, nella quale si utilizzava un elaborato tipo di sostegni angolari, mentre le pareti esterne erano ricoperte da scaglie di legno: un tipico esempio di questa soluzione costruttiva è rappresentato dalla chiesa di Södra Raada (sec. 14°).L'uso di edifici in muratura venne introdotto in S. da maestranze straniere intorno al 1100 e fu sostenuto sia dai re sia dai loro rivali. Le influenze tedesche appaiono predominanti, ma nelle regioni occidentali del paese esse si fondono con quelle inglesi; attraverso i Cistercensi penetrarono in S. anche elementi di origine francese. Dapprima veniva utilizzata la pietra naturale, ma, dopo la metà del sec. 13°, il principale materiale edilizio divenne il laterizio, fatta eccezione per il Gotland.Le prime chiese in pietra della S. furono cattedrali, chiese monastiche e chiese dei mercanti o cittadine. Per la maggior parte le cattedrali romaniche sono state sostituite da edifici gotici: costituiscono un'eccezione le possenti rovine della chiesa di S. Pietro a Sigtuna e l'antica cattedrale di Gamla Uppsala, costruita sul sito di un tempio pagano. Per quanto riguarda le chiese monastiche, la maggior parte di esse apparteneva ad abbazie cistercensi che erano filiazioni di Clairvaux; di conseguenza esse erano progettate con lo stesso impianto regolare che caratterizzava la chiesa bernardina di quell'abbazia, come essa si riflette nella chiesa di Fontenay. A seguito della riforma le chiese di molti monasteri cistercensi di S. (Alvastra, Gudhem e Roma, quest'ultima nel Gotland) caddero in rovina, ma si è conservata la chiesa di Varnhem. Danneggiata da un incendio nel 1234, essa venne riedificata a imitazione della terza chiesa di Clairvaux, vale a dire con un coro semicircolare con ambulacro; allo stesso tempo la navata venne coperta con volte gotiche costolonate.Anche le chiese mercantili di Sigtuna e Visby sono in stato di rovina, con l'unica eccezione costituita da S. Maria a Visby, consacrata nel 1225 come chiesa dei mercanti tedeschi e divenuta poi cattedrale nel 1572. La chiesa presenta le forme di una basilica tardoromanica in pietra calcarea con una possente torre occidentale e due torri più piccole che fiancheggiano il coro. Secondo la tipologia della chiesa 'a sala', l'altezza della navata centrale è pari a quella delle navate laterali; lo spazio al di sopra delle sue volte veniva utilizzato dai mercanti come magazzino e sala per le adunanze.Tra le chiese romaniche di Visby in rovina vanno ricordate almeno quelle di S. Lorenzo e del Santo Spirito. La prima presenta i caratteri morfologici di una chiesa bizantina a croce greca, mentre il Santo Spirito ha un impianto ottagonale che si sviluppa su due livelli, con coro quadrato; se la derivazione dalle cappelle palatine tedesche risulta sufficientemente chiara, la presenza di una siffatta chiesa a Visby resta tuttora un mistero.Dalle città e dai monasteri l'architettura in pietra si diffuse nei centri rurali: naturalmente le chiese romaniche della campagna erano edificate in scala minore rispetto alle cattedrali e alle altre chiese urbane, ma nel complesso esse costituiscono un insieme di architettura romanica molto più consistente. Molte di esse sono ancora in uso e, anche se nella maggior parte dei casi sono state più volte ricostruite, a differenza di quanto avviene per le cattedrali romaniche, sono conservate piuttosto bene. Molte presentano una navata rettangolare, un coro quadrato e talvolta un'abside semicircolare. Mentre le eventuali absidi erano coperte da una calotta a quarto di sfera, il coro e il corpo longitudinale erano coperti da soffitti lignei piani. Su entrambi i lati dell'arco trionfale la navata era dotata di altari laterali, rivolti rispettivamente verso la zona occupata durante le funzioni dalle donne e verso quella destinata agli uomini. La navata aveva solitamente due portali, uno nel muro meridionale e l'altro in quello settentrionale: in origine, il primo era utilizzato soltanto dagli uomini, mentre il portale settentrionale era riservato alle donne. Le porte lignee dei portali erano spesso riccamente decorate da ornamenti, simboli e figure in ferro lavorato. In alcuni casi, al di sopra del coro o a O della navata venne edificata una torre campanaria di pietra, ma spesso la campana era sospesa a un campanile ligneo. Alcune chiese rurali godevano del patrocinio di esponenti della nobiltà e in questi casi nella parte occidentale della navata si trovava una tribuna privata.Nella regione costiera orientale della S. furono edificate numerose chiese di pietra fortificate (försvarskyrkor), alcune delle quali avevano forma circolare (rundkyrkor), come le chiese di Bromma e Solna, nei sobborghi di Stoccolma. Altre, quali la chiesa di Källa sull'isola di Öland, avevano invece la forma di fortezze rettangolari.
Con il passare del tempo la pietra venne utilizzata anche per edifici civili, soprattutto per i palazzi reali ed episcopali, per i castelli nobiliari, per gli edifici residenziali destinati al clero, per magazzini e per residenze dei mercanti a Visby e a Stoccolma. Possenti castelli reali vennero edificati a Stoccolma (sul sito dell'attuale castello), Kalmar - il meglio conservato -, Nyköping, Västeraas e Örebro e in Finlandia a Turku e a Hämeenlinna. Durante il sec. 13° il potere reale si manifestò anche nei palazzi di Alsnö e di Vadstena. Il primo è andato perduto, mentre il secondo, situato sul lago Vättern e straordinariamente conservato, nel 1346 venne affidato dal re Magnus Eriksson alla virtuosa visionaria Birgitta Birgersdotter, la futura s. Brigida (m. nel 1373), e fu destinato a costituire il centro di una congregazione monastica. Quando venne realizzato il monastero, subito dopo la morte della santa, questo palazzo, che era riccamente ornato, venne 'umiliato', secondo l'espressione di Brigida, e privato della sua decorazione.Alla metà del sec. 13° la muratura cominciò a prendere il posto del legno nell'architettura privata dei centri più importanti della S., quali Stoccolma e Visby, e molti edifici civili in pietra di queste città sono in parte conservati. La più importante tra le strutture di quest'epoca è la cinta muraria che racchiude la città di Visby, edificata alla fine del sec. 13° e nella prima metà del successivo e che presenta un gran numero di torri.I principi dell'architettura religiosa gotica furono introdotti in S. intorno al 1250, quando a Skara e a Linköping le cattedrali romaniche vennero sostituite da edifici gotici in pietra calcarea che presentano forti influssi francesi e inglesi.A Uppsala, subito dopo il 1250, venne edificata ex novo da architetti e maestranze francesi una cattedrale in pietra calcarea in stile gotico. Il trasferimento della sede arcivescovile di Gamla Uppsala al nuovo edificio e la traslazione della cassa di s. Erico ebbero luogo nel 1273, quando erano stati costruiti soltanto il coro e il pavimento del corpo longitudinale. Nel 1287 venne chiamato da Parigi un capomastro francese, Estienne de Bonneuil, dalla cui attività il cantiere trasse nuovo impulso. In seguito, il laterizio si sostituì progressivamente alla pietra calcarea come materiale da costruzione e ciò attenuò il carattere francese dell'edificio, che fu consacrato nel 1435.Si ritiene che l'architettura in laterizio sia stata introdotta in S. dagli Ordini mendicanti. Essa venne ispirata dai nuovi edifici sorti nelle regioni intorno al mar Baltico, soprattutto nelle città della Lega anseatica, e si associò a una trasformazione dello stile gotico: in S. tale stile è definito baltisk gotik (Gotico baltico). La prima chiesa in laterizio della S. fu S. Maria a Sigtuna, ora chiesa parrocchiale, che apparteneva a un convento domenicano costituitosi nel 1237. In origine l'interno era coperto da un soffitto ligneo, ma negli anni ottanta del sec. 13° la chiesa venne coperta a volte.Nella seconda metà del sec. 13° gli Ordini mendicanti fondarono conventi in quasi tutte le città svedesi. A Stoccolma il re Magnus Ladulaas fu patrono di un famoso convento francescano edificato sul Graamunkeholmen (l'isolotto dei Francescani) presso il castello reale; in seguito, l'isolotto assunse il nome di Riddarholmen e la chiesa dell'antico convento è attualmente nota come Riddarholmskyrkan.Le chiese del Gotico baltico erano normalmente decorate da nicchie di diverso genere e i frontoni a gradoni conferivano loro un aspetto peculiare. Piuttosto diversa è la chiesa di S. Brigida a Vadstena, un tempo appartenente al primo e più importante monastero del suo Ordine, che, secondo il progetto della stessa santa, era organizzato come monastero doppio maschile e femminile. Il palazzo reale in laterizio che le era stato donato venne utilizzato per le monache, mentre sul lato opposto della chiesa vennero edificati nuovi edifici, anch'essi in laterizio, destinati ai monaci. La chiesa venne invece costruita in pietra calcarea e si ispirò certamente all'abbazia cistercense di Alvastra - non lontano da Vadstena, dove Brigida aveva ricevuto parte della sua educazione spirituale - in uno stile rigoroso: secondo le affermazioni della stessa santa, la chiesa doveva essere di fattura semplice, umile e robusta. Essa venne consacrata nel 1435 e, per il ruolo di santa nazionale rivestito da Brigida, venne risparmiata e destinata a rivestire le funzioni di chiesa parrocchiale di Vadstena.Come nel resto dell'Europa, anche in S. il processo di urbanizzazione progredì rapidamente nel corso del sec. 13° e nella prima metà del successivo: in molte città svedesi vennero edificate nuove chiese urbane in laterizio, come le chiese degli Ordini mendicanti; un buon esempio è costituito dalla cattedrale (Storkyrkan) di Stoccolma. Il laterizio divenne il materiale di costruzione anche delle nuove cattedrali gotiche di Strängnäs, Västeraas e Växjö, così come della cattedrale di Turku in Finlandia.Nel Tardo Medioevo vennero erette anche numerose nuove chiese rurali, di norma coperte da volte gotiche. Nello stesso periodo chiese rurali già esistenti vennero coperte da volte costolonate: in queste trasformazioni andarono distrutti molti affreschi romanici, ma si crearono le condizioni per lo sviluppo di un nuovo genere di pittura murale nella decorazione delle volte. Nel Gotland la maggior parte delle chiese romaniche rurali fu ampliata da un coro gotico e in qualche caso vennero ricostruiti secondo il nuovo stile anche il corpo longitudinale e la torre campanaria.La scultura figurata in pietra venne introdotta nel sec. 12° da artisti stranieri e fu poi adattata dagli artisti locali. Come per l'architettura, le influenze principali vennero dall'Inghilterra e dalla Germania settentrionale, ma nel Gotland furono forti anche gli influssi provenienti dalla Russia. In molti edifici ecclesiastici romanici della regione si conservano pregevoli esempi di scultura in pietra; inoltre, in tutto il paese e soprattutto nel Gotland vennero realizzati fonti battesimali in pietra locale, ornati da rilievi a carattere narrativo o simbolico così come da figure tridimensionali: un buon esempio di questo genere di fonte battesimale è costituito da quello di Ringsted, in Danimarca (v.), prodotto appunto nel Gotland e quindi esportato. Quasi nulla si sa della decorazione pittorica delle cattedrali romaniche di S., ma nelle chiese rurali della stessa epoca si trovavano monumentali crocifissi lignei posti a decorazione dell'arco trionfale ed erano comuni immagini scolpite o dipinte sugli altari che fiancheggiavano l'arco trionfale stesso e che erano dedicati a singoli santi, normalmente alla Vergine o a un santo vescovo. Si sono conservate numerose sculture di epoca romanica provenienti da questi altari e anche in questo genere di manufatti si può osservare l'intera gamma degli stili, da un evoluto stile internazionale fino all'arte popolare.
Elegante e caratterizzata da uno stile evoluto è la Madonna dorata proveniente da Viklau nel Gotland, mentre tipicamente nordica è l'espressiva Madonna proveniente da Mosjö, entrambe conservate a Stoccolma (Statens historiska mus.), dove ha trovato collocazione anche un antemensale costituito da lastre di rame dorato, proveniente dall'altare maggiore della distrutta chiesa di Broddetorp, nei dintorni di Skara: si tratta di uno squisito esempio di lavorazione del metallo e apparteneva forse in origine alla cattedrale romanica di Skara.L'esecuzione degli affreschi, posti soprattutto in corrispondenza dell'abside, nel coro e sulla parete occidentale dell'arco trionfale, era affidata ad artisti stranieri. Di queste pitture si conservano oggi soltanto dei frammenti, ma costituiscono un'eccezione i due affreschi presenti sull'arco posto tra il corpo longitudinale e la torre campanaria della chiesa di Garde, nel Gotland. Essi denunciano uno stile bizantino ed esemplificano bene la forte influenza russo-bizantina dell'arte del sec. 12° nel Gotland.Influssi francesi e inglesi rivelano le sculture in pietra di elevata qualità delle cattedrali di Linköping e Uppsala, e nel Gotland la scultura in pietra di produzione straniera trovò numerosi seguaci locali. In molte chiese (anche lignee) la pittura murale gotica raggiunse un alto livello artistico, chiaramente attestato dalle pitture della piccola chiesa lignea di Södra Raada.Dopo che la copertura a volte divenne comune nelle chiese rurali in pietra, si usò dipingere a secco tutte le pareti interne degli edifici: un esempio precoce di tale procedimento è costituito dalla chiesa di Ängsö, che presenta raffinate pitture risalenti al quarto decennio del Trecento. La grande fioritura di questo genere di pittura si situa tuttavia nel sec. 15° e, sebbene ancora appartenenti a epoca medievale, tali dipinti non hanno più caratteri gotici.Durante i secc. 13° e 14° lo stile gotico francese e inglese permeò anche la produzione di sculture lignee dipinte, crocifissi e raffigurazioni di santi. Vennero create in quest'epoca numerose sculture della Vergine, dai caratteri pienamente gotici, per nuovi altari, mentre per quanto riguarda la scultura degli altari laterali il motivo più comune per il lato maschile divenne s. Olav di Norvegia, talvolta sostituito dalla figura di s. Erico, mentre solo in un unico caso i due sovrani sono raffigurati l'uno accanto all'altro (altare proveniente da Länna; Stoccolma, Statens historiska mus.).Tra le sculture lignee vanno inoltre ricordate le statue a tutto tondo di S. Brigida, rappresentata nell'atto di leggere o di scrivere un libro. Una scultura venne realizzata a Vadstena subito dopo la canonizzazione della santa (1391) e risente dell'influenza della scultura italiana tardotrecentesca: Brigida è ritratta come una donna anziana con un libro in grembo. Un'altra scultura a Vadstena (nota come S. Brigida in estasi) risale al 1430 ca., è realizzata secondo lo stile del Gotico internazionale e mostra la santa in età molto più giovane nell'atto di ascoltare una voce celeste e di scrivere ciò che ascolta.Durante il sec. 14° molti altari maggiori vennero forniti di dossali lignei dipinti, ma alla fine del secolo il dossale fu sostituito da un trittico, che presentava un corpo centrale occupato completamente da statue dipinte e dorate e due ali o sportelli che potevano essere chiusi. L'altare veniva chiuso in occasione della Quaresima, periodo in cui rimanevano visibili soltanto i santi dipinti sul lato esterno delle ali.
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