Sydney Città dell’Australia sud-orientale (164.547 ab. nel 2006; 4.475.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato del Nuovo Galles del Sud. Si estende, con i suoi numerosi sobborghi, intorno alla baia di Port Jackson, in cui si apre la foce del fiume Parramatta. La parte centrale della città (fondata come colonia penale nel 1788 e costituente perciò il più antico insediamento bianco dell’Australia) si trova sulla sponda meridionale della baia, ma i suoi sobborghi si spingono fino ad affacciarsi sulla più meridionale Botany Bay (Rockdale) o direttamente sul Pacifico (Randwick). Di fronte a S., sulla sponda settentrionale della baia (superata da un ponte di 500 m di arcata), si estendono North S., Mosman e Manly. Altri sobborghi prolungano l’area della metropoli nell’entroterra, formando un’agglomerazione urbana (Greater S.) che ha ormai raggiunto altre importanti città come Newcastle e Wollongong, con le quali forma una conurbazione estesa lungo la costa per un centinaio di kilometri.
Il clima è mite (temperatura media annua 17,2 °C; piovosità annua 1181 mm).
S. è il maggior centro commerciale, finanziario e culturale dell’Australia, con una prevalenza delle funzioni del terziario avanzato. Sviluppata anche la produzione industriale: settori della chimica, della meccanica (aeronautica e cantieristica), della petrolchimica, dell’elettrotecnica, alimentare e tessile. La città è sede di tre università (la più antica delle quali risale al 1852) e di varie altre istituzioni scientifiche e culturali.
Il porto, uno dei più attivi del paese, è costituito da tre bacini (North Harbour, Middle Harbour e Port Jackson propriamente detto), ma attrezzature portuali sono sorte anche nella Botany Bay, accogliendo una gran parte del traffico. L’aeroporto di S. è il principale aeroporto australiano per traffico passeggeri. architettura La città si è sviluppata in settori tendenzialmente concentrici, dal mare verso l’entroterra, soprattutto nel 20° sec.; le architetture prevalenti sono, perciò, tipicamente moderne, con edifici di grande rilievo formale (come il Teatro dell’Opera, 1957-70, nella baia di Port Jackson, su progetto di J. Utzon) e numerosi grattacieli. Svariati parchi urbani inframmezzano l’edificato. L’immagine di S. è stata profondamente rinnovata in due importanti occasioni: il bicentenario del 1988 e i Giochi Olimpici del 2000. Ai nuovi progetti si è accompagnata una sensibilità nei confronti dell’identità architettonica della città, che ha salvato edifici storici di qualità, ma ha anche provocato la diffusione di imitazioni eclettiche di gusto tradizionale anglo-australiano e di ciò che viene designato come Federation, lo stile diffuso appunto al tempo della nascita del sistema federale (1901). Lo sviluppo del CBD (Central Business District) è stato prevalentemente verticale; tra le molte torri si ricordano: Capita Centre di H. Seidler & Associates (1989); Grosvenor Place di H. Seidler & Associates e Davis, Heater & Dysart (1988); Chifley Tower dello studio americano Kohn Pedersen Fox con Travis Partners (1992); Number One O’Connell Street di Peddle Thorp Architects (1993); il complesso Aurora Place di R. Piano (2000).
Della ricostruzione dell’estesa area di Darling Harbour, a O del CBD, è in gran parte responsabile lo studio MSJ Group; un vasto intervento di riqualificazione di una delle zone commerciali più frequentate, che include: il Convention Centre di John Andrews International (1988); l’Exhibition Centre e il S. Aquarium (1988), e l’Australian national maritime museum (1991), tutti di Philip Cox Richardson Taylor & Partners; l’Hotel Ibis e il complesso residenziale Darling one apartments di Travis Partners e Hoffer Reid & Coombs (1994). Fra gli impianti sportivi: il Football Stadium a Moore Park (1994), l’International athletic centre (1993) e l’International aquatic centre (1994), tutti opera di Philip Cox Richardson Taylor con Peddle Thorp Architects.
In ambito universitario, degni di nota sono l’Australian graduate school of management di Lawrence Nield & Partners (1995); la School of industrial and graphic design, di Suters Architects Snell (1994); la Scientia, University of New South Wales di F.-J. Morehen Thorp (1999).
Principale centro della cultura artistica e scientifica nazionale, S. ha importanti istituzioni culturali: il Museum of contemporary art (1989 su lascito testamentario di J.W. Power; ristrutturato nel 2000), con collezioni di arte europea e americana e di arte aborigena; la Artspace Gallery (1982, rinnovata con il trasferimento nel Gunnery, 1992), punto di riferimento per le nuove tendenze artistiche; l’Art gallery of New South Wales (1876, ampliata nel 1988, A. Andersons). Tra le istituzioni scientifiche: Australian Museum; Powerhouse Museum (già Museum of applied arts and science, 1988, presso una dismessa centrale elettrica; architetto L. Glendenning). Da menzionare i due musei dedicati al mare (S. maritime museum, 1965, e Australian national maritime museum, 1991), nonché il Museum of S., dedicato alla storia della città.