(o Tuaregh) Popolazione berbera dell’Africa sahariana diffusa in Algeria, Niger, Mali e Libia. I T. sono tradizionalmente pastori nomadi, ma molti di loro si sono sedentarizzati a partire dal 1960. Il matrimonio è di tipo monogamico e il sistema ereditario in parte matrilineare. Sono di religione islamica e spesso affiliati a confraternite. Sono noti come ‘uomini blu’ a causa della stoffa color indaco che copre il capo e il viso e che gli uomini indossano dal raggiungimento della pubertà.
La lingua tuareg (o il tuareg), detta dai parlanti tamasheq o tahaq, è costituita da numerosi dialetti fortemente omogenei e intercomprensibili e rappresenta il sottogruppo meridionale dell’entità linguistica autoctona nordafricana, tradizionalmente nota come lingua berbera; è parlata (accanto all’arabo) in Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto (Siwa), e rientra nella famiglia camito-semitica (detta anche afroasiatica). Il t. è caratterizzato da una morfologia flessiva estremamente complessa: la derivazione nominale e verbale è basata, secondo una caratteristica delle lingue semitiche, su un sistema di radicali consonantiche (da una a cinque), con le quali interagisce una ricca gamma di apofonie vocali e di elementi affissi. Il t. è riconosciuto tra le lingue nazionali e ufficiali del Mali e del Niger. Tra i berberi, i T. sono gli unici ad aver conservato la propria scrittura originale, il tifinagh (➔).