tifinagh Nome («i caratteri», probabilmente «le [lettere] fenicie») della scrittura dei Tuareg (➔), verosimilmente elaborata sotto l’influsso dell’alfabeto fenicio, e forse anche della scrittura sudarabica. È imparentata con quella delle cosiddette iscrizioni libico-berbere (a partire dal 2° sec. a.C.) e con quella delle iscrizioni sahariane, di datazione incerta ma certamente più recenti. Attualmente l’alfabeto t. è rimasto in uso soltanto presso i Tuareg, i quali vi ricorrono a scopi pratici, ornamentali o ludici, ma non letterari. È formato da segni geometrici e registra unicamente le consonanti.
Le altre popolazioni berbere del Maghrib hanno perso da secoli l’uso del t., sostituito sia dall’alfabeto arabo (Marocco meridionale) sia in tempi successivi, da quello latino (Algeria). Diversi movimenti berberisti attivi in Marocco e in Algeria ne ripropongono una versione rielaborata, detta neo-t., arricchita principalmente di tre segni per le vocali a, i, u.