UNIDO Sigla di United Nations Industrial Development Organization, istituita con la risoluzione 2152 (XXI) adottata dall’Assemblea generale dell’ONU il 17 novembre 1966 quale organo sussidiario della stessa Assemblea. L’UNIDO è stata trasformata in organizzazione intergovernativa con il trattato istitutivo dell’8 aprile 1979, entrato in vigore il 21 giugno 1985. Il 17 dicembre dello stesso anno, l’UNIDO ha stipulato con l’ONU un accordo di collegamento, acquisendo lo status di istituto specializzato. Svolge prevalentemente funzioni di carattere operativo, tramite attività di assistenza tecnica dirette ai paesi in via di sviluppo e agli Stati con economia in transizione, al fine di promuovere lo sviluppo industriale, incrementare gli investimenti esteri e l’imprenditorialità. L’UNIDO ha acquisito competenze anche in campo ambientale, fornendo assistenza tecnica ai membri che sono parti del Protocollo di Montreal sulla protezione della fascia di ozono stratosferico del 1987 e della Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti del 2001. Sostiene inoltre i paesi in via di sviluppo nella ricerca di fonti di energia alternative, in attuazione del Protocollo di Kyoto del 1997 sulla riduzione dei gas a effetto serra. Suoi organi principali sono: la conferenza generale, il consiglio per lo sviluppo industriale e il segretariato. La Conferenza, che costituisce l’organo plenario, è composta dai rappresentanti di tutti i membri (173 nel 2009); si riunisce ogni due anni per adottare decisioni su tutte le questioni di sua competenza. Il Consiglio, organo a composizione ristretta, è formato da 53 membri e ha, tra gli altri, il compito di controllare l’attuazione del programma di lavoro e verificare il rispetto dei bilanci (regolare e operativi) dell’organizzazione. Il Segretariato è l’apparato amministrativo dell’UNIDO, al cui vertice si colloca il direttore generale, nominato ogni quattro anni dalla conferenza generale su raccomandazione del consiglio. La sede è a Vienna.