vascello Grande unità da battaglia dell’epoca velica. Nacque in Olanda verso la fine del 16° sec. e fu poi sviluppato e perfezionato in Inghilterra, Francia, Spagna e Svezia. Tra 18° e 19° sec., raggiunse dimensioni grandiose (in m: 64×17,40×8,23; altezza 11 m ca.) con dislocamenti fino a 5500 t. Gli scafi, di legno, robusti e pesanti, a doppio fasciame (esterno e interno) erano generalmente a 3 ponti (nei v. spagnoli anche a 4 ponti), per ciascuno dei quali si aveva una batteria di cannoni (complessivamente fino a 120 cannoni): al numero di ponti corrispondeva, in ragione inversa, il loro ‘rango’. L’attrezzatura classica era ‘a nave’: 3 alberi verticali con vele quadre, e bompresso con fiocchi; la superficie velica misurava 3500 m2 e per la manovra, notevolmente ardua, occorrevano centinaia di marinai. L’avvento degli scafi di ferro e della propulsione a vapore a elica determinò la decadenza e successivamente la scomparsa dei v. (1850-70).