Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante il Medioevo nell’uso dei popoli germanici, dapprima nella forma uu, VV, poi nella forma unita w, W, allo scopo di distinguere dall’u vocale una u semiconsonante (w inglese) oppure una u consonante, cioè una v (w tedesco).
In fonetica, nelle pochissime parole italiane che la contengono, la lettera w è pronunciata di regola come v. La stessa pronuncia si dà anche ai w che compaiono in carte latine medievali, dove rappresentano il suono ghu̯ di vocaboli germanici, continuato da ġu̯ in voci italiane di sviluppo popolare (es., guasto, guerra, guardare, guarnire, Gualtiero, Guido). astronomia È designato con la lettera W un tipo (o classe) spettrale di stelle molto calde (➔ stella). chimica La lettera W è simbolo dell’elemento chimico tungsteno (➔). fisica Con la lettera W si designa il bosone intermedio, dotato di carica elettrica; in meccanica statistica, è simbolo usato per indicare il numero di stati microscopici (detto anche numero di complessioni) corrispondenti a un dato stato macroscopico di un sistema, numero proporzionale alla probabilità termodinamica dello stato macroscopico medesimo, da cui dipende a sua volta l’entropia del sistema in quello stato. tecnica Nella scienza delle costruzioni, la lettera W indica tradizionalmente il modulo di resistenza, rapporto tra il momento d’inerzia rispetto all’asse neutro di una sezione piana sollecitata a flessione, e la distanza della fibra più lontana dall’asse neutro.