Educatore (Wilster, Holstein, 1571 - Rudolfstadt o Erfurt 1635); compì i suoi studî a Rostock, quindi insegnò in Olanda, dove nacquero il suo interesse per le lingue orientali e per la tematica della religione naturale, e l'esigenza di valorizzare la lingua materna. Nel pieno della guerra dei Trent'anni, fu assiduo propugnatore di una radicale riforma dei metodi e dei contenuti dell'insegnamento. Particolarmente interessante non solo la polemica contro i metodi di educazione tradizionali, denunciati come astratti e non consoni all'effettivo sviluppo dello scolaro, ma altresì la rigorosa affermazione di un metodo d'insegnamento conforme alla natura, graduale, che, iniziando dalla lingua vernacola, portasse alla progressiva acquisizione di conoscenze sulla base di una continua e diretta osservazione della realtà. Questo suo discorso di riforma scolastica si inseriva nelle sue opere in una più ampia prospettiva di riforma generale, politico-religiosa. Guadagnatasi la simpatia di pensatori e uomini politici, ottenne da Ludovico principe di Anhalt-Köthen di aprire una scuola pubblica (1618) e poi di applicare il suo metodo nelle scuole della città di Magdeburgo (1621). Ma tali tentativi fallirono sempre, anche per le sue continue incertezze. Notevole fu l'influenza da lui esercitata su Comenio.