Tecnica di infissione di aghi nei tessuti del corpo secondo modalità tecniche particolari a fini terapeutici. Nacque in Cina circa 6000 anni or sono. Nel primo libro che la menziona, il Nei Ching So Wen, il mitico ‘imperatore giallo’ immagina di dialogare con il suo medico che gli insegna a riequilibrare le forze opposte il cui squilibrio produce le malattie. I principi dell’a. classica si fondano sulla tradizione filosofica taoista, che concepisce la vita come sistema di alternanze in opposizione e equilibrio tra loro (notte e giorno, caldo e freddo, maschio e femmina, Yin e Yang), e contemplano tre tipi di energia ai quali spetta il compito della vita: quella nutritizia, quella ancestrale e quella difensiva, che circolano nei 14 ‘meridiani’ del corpo. I cultori dell’a. ricercano sul corpo caratteristiche che permettono di stabilire se si debba tonificare o disperdere con gli aghi questa energia a livello dei vari meridiani, così da ristabilire l’equilibrio delle sue alternanze. I risultati di maggior rilievo sono conseguiti nel trattamento del dolore, nelle affezioni psicosomatiche e in alcune sindromi nefrotiche.
In Occidente si tende a proporre un’interpretazione dell’effetto analgesico dell’a. in termini di neurofisiologia sperimentale: la spiegazione potrebbe esser trovata nell’azione inibente della sensibilità dolorifica che, ai vari livelli del fascio spino-talamico, svolgerebbero gli interneuroni della sostanza gelatinosa di Rolando; ricerche elettroencefalografiche avrebbero dimostrato che l’a. produrrebbe l’insorgenza delle onde del presonno e, interagendo con stimoli dolorosi, la riduzione dei potenziali d’azione relativi a questi stimoli; ricerche d’altra natura avrebbero messo in evidenza come l’a. determinerebbe nella corteccia cerebrale la produzione di sostanze antiserotoniniche, cui potrebbe essere attribuito l’innalzamento della soglia del dolore, e anche l’aumento nell’organismo delle gamma- e delle beta-globuline, così pure l’aumento del potere fagocitario dei leucociti.