La fase di passaggio dalla notte al giorno, in cui si manifesta il primo chiarore del mattino, prima dell’apparire del Sole. Se la Terra fosse priva di atmosfera il passaggio si svolgerebbe in brevissimo tempo, ma, per effetto della rifrazione e della diffusione dei raggi solari nell’atmosfera, già prima della levata del sole sull’orizzonte si manifesta uno stato di luminosità via via in aumento (crepuscolo mattutino), variabile secondo le località, che dà appunto luogo all’alba.
Componimento poetico-musicale (fr. aube; ted. Tagelied); tipico della poesia dei trovatori, come canto che annunciava l’aurora, divenne esortazione al congedo rivolta a una coppia d’innamorati. Sono ispirati all’a. anche altri tipi di componimenti, come l’ albata (sinon. di mattinata come canto mattutino alla propria bella, e come tipo di composizione vocale e strumentale), l’ aubade francese e l’ alborada spagnola, usate soprattutto dal sec. 19° come titolo di composizioni strumentali (per es. l’Alborada del gracioso di M. Ravel, 1912 e l’Aubade per pianoforte e 18 strumenti di F. Poulenc, 1929).