Psicologo sociale e dello sviluppo canadese (Mundare, Canada, 1925 - Stanford 2021). Tra i maggiori teorici dell'apprendimento sociale, ha posto un accento particolare sull'apprendimento per imitazione, che consente all'individuo di sviluppare un sentimento di autoefficacia utile nel dominare le differenti situazioni. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali.
Dal 1953 professore di psicologia delle scienze sociali alla Stanford University. Gli studi di B. sull'apprendimento si muovono fin dall'inizio nella direzione di un superamento delle ipotesi del rinforzo, relative all'esistenza di stimoli in grado di aumentare la probabilità di produrre una certa risposta (ipotesi peraltro di vasta utilizzazione negli ambiti "classici" del comportamentismo e della teoria del condizionamento), e pongono piuttosto l'accento sul ruolo determinante che può essere svolto dall'imitazione oltre che dall'osservazione delle conseguenze che altri ricavano dall'assunzione di determinate scelte comportamentali (apprendimento vicariante). In questa prospettiva, una particolare attenzione è stata rivolta da B. ai veicolatori di massa (televisione, cinema, ecc.) dell'adattamento, oltre che ai meccanismi che governano, in ciascun individuo, la progressiva assimilazione di stili condivisi e di procedure efficaci di azione e di intervento sul contesto; di rilievo le ricerche sull'apprendimento dei comportamenti aggressivi. Tra le sue principali opere: Principles of behavior modification (1969); Aggression: a social learning analysis (1971); Social foundation of thought and action: a social cognitive theory (1986); Self-efficacy in changing societies (1995); Self-efficacy: the exercise of control (1997). Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali vanno ricordati quelli che gli sono stati conferiti dalla American Psychological Association nel 1999 e nel 2004, dalla American Psychological Foundation nel 2006 e il Grawemeyer Award nel 2008.