Effetto di i. (o effetto di dimostrazione) Espressione riferita alle scelte di consumo che non sono prese in base al livello di reddito e dei prezzi, ma per i. dei consumi sostenuti da vicini, conoscenti, personaggi di pubblica notorietà ecc. Nel campo internazionale, concerne i consumi delle classi abbienti dei paesi arretrati influenzati dalle scelte operate nei paesi sviluppati.
La ripetizione, rigorosa o libera, da parte di una voce in contrappunto, a dati intervalli di tempo, di una frase già enunciata da altra voce. Può farsi a qualunque intervallo d’altezza, ma più spesso all’ottava, alla quinta, alla quarta. L’i., oltre che diretta, può essere per moto contrario, retrograda (cioè leggendo il tema da destra a sinistra), retrograda per moto contrario, per aumentazione o per diminuzione, e in libere combinazioni dell’uno con l’altro tipo. Nelle sue varie specie, l’i. può essere considerata il più importante stilema della polifonia contrappuntistica, alla base di forme come il conductus dell’Ars antiqua e la ‘caccia’ dell’Ars nova; il mottetto e derivati nel Rinascimento; la ‘fuga’ nella musica barocca, costituendo in tutti i tempi la possibilità d’un comporre unitario pur nella complessità e varietà. psicologia Processo dinamico, tipicamente infantile, dal quale dipende gran parte dell’apprendimento e dello sviluppo della personalità. Ciò si verifica attraverso l’adozione di modelli: il bambino riproduce gesti, espressioni o atteggiamenti degli adulti e dei genitori in particolare.
Nella psicologia sociologica l’i. indica il processo per il quale gli elementi della cultura di una persona o di un sistema vengono assorbiti e duplicati nel comportamento di una personalità o in alcuni suoi ruoli, all’interno di un contesto analogo o diverso da quello in cui operano gli elementi originari. Il concetto è stato messo in rilievo da G. Tarde (Les lois de l’imitation, 1890), il quale ha ravvisato in essa il principio fondamentale della socialità. Ogni omogeneità di sentimenti, di abitudini, di azioni, e quindi ogni forma di aggregazione sociale da essa risultante, è infatti possibile, secondo Tarde, solo in quanto è insito nei singoli individui lo spirito dell’i., il quale fa sì che ciascuno tenda sempre ad adeguarsi all’esempio altrui.