Economista, matematico e filosofo (Gray 1801 - Parigi 1877). Uno dei fondatori dell'economia matematica: diede precisa formulazione alla legge della domanda e dell'offerta e al problema dell'equilibrio del monopolista; attraverso le analisi parziali del monopolio, del duopolio, del meccanismo concorrenziale e dei costi di produzione riuscì per primo a dimostrare l'utilità del ricorso alla matematica nell'impostazione dei problemi economici (Récherches sur les principes mathématiques de la théorie des richesses, 1838; Principes de la théorie des richesses, 1863; Revue sommaire des doctrines économiques, 1877). Nel Traité élémentaire de la théorie des fonctions et du calcul infinitésimal (1841) sostenne l'esistenza in natura degli infinitamente piccoli. La principale sua opera filosofica è l'Exposition de la théorie des chances (1843), in cui è messo in luce il carattere puramente probabile delle teorie scientifiche, e confermato, con la teoria delle probabilità di B. Pascal e P. Fermat, il probabilismo filosofico di Carneade. In altre opere il C. applicò queste idee filosofiche allo studio della politica, della pedagogia e della critica storica. Interessanti i suoi Souvenirs, specie di autobiografia, scritti nel 1859.