Comune della Valle d’Aosta (21,3 km2 con 33.916 ab. nel 2020), capoluogo della Regione Autonoma. Il centro è a 583 m s.l.m. in una conca cinta da alte montagne, alla sinistra della Dora Baltea, presso la confluenza del torrente Buthier. Svolge da sempre una funzione nodale nei traffici transalpini per la sua posizione nel punto di convergenza delle strade che scendono dal Grande e dal Piccolo San Bernardo; queste ultime assorbono oggi il traffico riguardante le gallerie stradali del Gran San Bernardo e del Monte Bianco, drenato, a valle, dall’autostrada che collega A. con Torino. La città si estende fuori della cinta delle mura romane in tutte le direzioni, tranne che a S, dove sorge la zona industriale.
Il settore commerciale ha avuto negli ultimi anni la crescita maggiore. Lo sviluppo terziario ha compensato il calo conseguente alla recessione della tradizionale industria siderurgica, oggi sostituita da aziende di media e piccola dimensione attive nei settori metallurgico, chimico, conciario, tessile, del legno e alimentare. Alla progressiva deindustrializzazione ha fatto seguito il consolidamento delle funzioni turistiche. A. è inoltre centro amministrativo, mercato di interesse internazionale e primario centro di transito fra Italia, Francia e Svizzera.
Colonia di pretoriani dedotta nel 25 a.C. da Augusto nel territorio dei liguro-gallici Salassi, con il nome Augusta Praetoria, dopo la fine dell’Impero passò ai Bizantini, poi ai Longobardi, ai Franchi (dal 774) e ai re di Borgogna (dal 904). Ceduta da Rodolfo III re di Borgogna a Umberto Biancamano (prima metà 11° sec.), nei secoli successivi fu quasi ininterrottamente dominio dei Savoia. Fece parte della Savoia fino al 1860, allorché quest’ultima fu incorporata alla Francia; dal 1927 capoluogo di provincia, dal 1945 di circoscrizione autonoma, eretta poi in regione.
La città ha un severo aspetto medievale ma conserva l’impronta romana nella pianta e in vari monumenti (Porta Pretoria; criptoportico quadrangolare presso il duomo, sopra cui si stendeva il Foro con resti di un tempio; teatro e parti di un anfiteatro; Arco di Augusto). Di origine romanica sono le torri, sul perimetro delle mura romane (la Tour Fromage, restaurata, è stata adibita a sede espositiva); il complesso di S. Bénin, già centro di istruzione, poi sede di mostre; la cattedrale (11° sec.; nel Tesoro, dittico eburneo di Anicio Probo, 406) e S. Orso (sec. 10°-11°, in parte ricostruito nel 15°), con importanti opere di pittura e scultura.