(gr. ῎Αργος) Cittadina della Grecia, nel Peloponneso di NE, posta nella pianura, a 5 km dal golfo di Nauplia.
Considerata dai Greci la città più antica dell’Ellade, capitale del regno acheo di Agamennone, dopo l’invasione dorica A. divenne la città più potente del Peloponneso, ma a causa delle lotte contro Sparta, che si alleò con molte città dell’Argolide, perse tale supremazia. Gli Argivi furono sconfitti dagli Spartani a metà del 6° sec. a.C. e nel 494; non parteciparono alla comune difesa della Grecia contro i Persiani (480) e nella guerra del Peloponneso si schierarono contro Sparta (sconfitta di Mantinea, 418), che avversarono ancora nella guerra corinzia (395) e in una nuova battaglia a Mantinea (362). Dopo un breve periodo di tirannide (metà 3° sec.), A. aderì alla lega achea (229), fino al suo scioglimento (146). Nei sec. 3° e 4° d.C. la città fu saccheggiata dai Goti (267 e 395), ma fu ancora centro commerciale importante in età bizantina; nel 1210 cadde in mano ai crociati e dal 1246 al 1261 appartenne al ducato di Atene. Tornò quindi all’Impero bizantino fino alla conquista turca (1460). Durante la guerra d’indipendenza greca, A. fu sede dell’Assemblea nazionale (1822) e fu devastata (1825) dalle truppe di Ibrahim Pascià.
Il sito di A. era già occupato dal Neolitico Medio, in posizione più meridionale rispetto all’attuale. Sono attestate fasi di frequentazione pertinenti all’Elladico Medio e Tardo, all’epoca protogeometrica e geometrica (istallazioni di carattere artigianale, sepolture). L’Heràion, uno dei più antichi santuari della Grecia, sorse ai piedi dell’acropoli oggi detta Prosymna, abitata fino al periodo miceneo; il culto di Hera, in quanto ipostasi della dea Terra, risale ad A. all’età preistorica. Il tempio originario, di forma allungata e con colonne in legno, fu distrutto nel 423 a.C. e sostituito da un esastilo, di cui si conservano frammenti del frontone e parti delle metope. Nella cella si trovava la statua criselefantina della dea, opera di Policleto. In età romana fu costruito l’acquedotto, e la città si arricchì di monumenti quali le terme nel ginnasio dell’agorà e il ninfeo sull’acropoli maggiore (età antonina).
Da A. prende nome la regione dell’ArgoArgolide, che si affaccia a E sul golfo di Egina e a O su quello di Nauplia. Percorsa da catene di monti calcarei, costituisce oggi il nomo di cui è capoluogo Nauplia.