Mancanza di simmetria in una struttura meccanica, chimica o biologica, dovuta a una differenziazione intervenuta nelle cause di formazione o di crescita.
Sintesi asimmetriche Reazioni che a partire da composti privi di caratteristiche stereochimiche dovute alla presenza di atomi di carbonio asimmetrico, conducono a prodotti chirali con la prevalenza di un enantiomero rispetto all’altro (➔ chiralità). Una molecola achirale, contenente un centro prochirale, ovvero in grado di generare due enantiomeri attraverso una reazione, può essere idealmente divisa da un piano, definito enantiotopico, che passa attraverso tale centro di reazione in modo tale da poter distinguere i lati di attacco del reagente che porta alla formazione di un enantiomero o dell’altro. Nella fig. vengono illustrate le caratteristiche steriche di una reazione di idrogenazione di un chetone. L’attacco dai due lati del piano enantiotopico porta agli alcoli A e B, che sono l’immagine speculare uno dell’altro e quindi chirali. In linea di principio è legittimo ritenere che nessuno di tali attacchi risulti favorito rispetto all’altro e che pertanto si formi il 50% di entrambi i prodotti. Se però il reagente è a sua volta chirale, oppure la reazione è catalizzata da un catalizzatore chirale, i due enantiomeri si formano in quantità diverse poiché l’avvicinamento del reagente al piano enantiotopico non è ugualmente favorito da entrambi i lati. Questa possibilità ha aperto ampie prospettive nel settore delle sintesi chimiche.
Le sintesi asimmetriche hanno avuto un grande sviluppo nella preparazione di prodotti chimici, soprattutto di interesse farmaceutico, attraverso l’impiego di catalizzatori chirali. Uno dei primi casi applicativi di catalisi asimmetrica è l’idrogenazione degli acidi amidocarbossilici insaturi per la fabbricazione dell’L-DOPA. Un ulteriore interessante e importante esempio è la reazione di epossidazione asimmetrica attraverso la quale è possibile convertire gli alcoli allilici a epossidi enantiomericamente arricchiti, impiegando terziario-butil idroperossido (autossidazione) in presenza di un complesso di titanio tartrato quale catalizzatore. Gli esempi di catalizzatori asimmetrici sono molteplici; spesso vengono impiegati composti organometallici quali i catalizzatori di rodio del tipo RhL3Cl3, essendo L una fosfina terziaria chirale, che favoriscano le idrogenazioni asimmetriche. Numerose reazioni catalitiche enzimatiche costituiscono esempi significativi di sintesi asimmetriche.
Valle asimmetrica Valle fluviale con un versante molto dolce ed esteso e l’altro più ripido e più corto; di conseguenza, il solco fluviale non si delinea in posizione approssimativamente mediana, ma spostato fortemente verso uno dei lati del bacino (cioè verso quello a versante ripido).