Pseudonimo di uno street artist italiano (n. Senigallia 1977 ?), annoverato dal giornale The Guardian fra i dieci street artist più talentuosi al mondo. Le prime opere negli spazi urbani vengono realizzate nella cittadina di Bologna alla fine degli anni ’90 e sono legate all’utilizzo dello spray, tecnica che B. abbandona presto per approdare all’utilizzo di rulli montati su aste telescopiche che permettono un migliore sfruttamento della parete. I suoi lavori si caratterizzano infatti per le dimensioni monumentali e per il carattere di denuncia sociale e politica. Il dissenso verso il capitalismo, il militarismo e il controllo sociale sono fra i temi prevalenti nella ricerca di B. che l’artista esprime attraverso un immaginario crudo, orwelliano dove trovano posto inquietanti cannibali, uomini schiavi del potere, catene di montaggio disumane. I luoghi prediletti per la realizzazione delle sue opere sono centri sociali, periferie, quartieri con problematiche complesse di cui spesso lo street artist supporta le cause attraverso i suoi murales. A causa del messaggio provocatorio alcuni lavori di B. sono stati censurati; come nel caso del murale realizzato per Art in The Street (Moca, Los Angeles 2010) e per l’opera dipinta nel quartiere San Basilio di Roma (2014). In due occasioni è stato invece lo stesso artista a cancellare i propri murales come presa di posizione su accadimenti ritenuti dallo stesso lontani dalla natura della street art: la prima rimozione a Berlino nel 2014 in opposizione alla gentrificazione del quartiere Kreuzberg, dove i murales furono realizzati nel 2007, e la seconda il 13 marzo 2016 a Bologna come segno di protesta verso la controversa mostra Banksy&co.
In Italia è possibile ammirare i suoi lavori in diverse città fra cui: Roma, Campobasso, Napoli, Milano, Messina, Niscemi.
Numerose inoltre le opere realizzate all’estero frutto di iniziative personali e partecipazioni ad eventi e mostre come: il Murales de Octubre in Nicaragua (2005) con Ericailcane, il Santa’s Ghetto (Palestina, 2007), Street Art per la Tate Modern (Londra, 2008), il Crono Festival a Lisbona (2010).