Città della Francia sud-occidentale (229.500 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento della Gironde. È situata sul fiume Garonna, presso l’apertura dell’estuario della Gironda, a 96 km dall’Oceano Atlantico. Unica grande città lungo la bassa Garonna, vanta un notevole movimento commerciale e grandi industrie moderne alimentate dal traffico del porto, che aveva già nel 18° sec. una posizione di primo piano ed è tuttora tra i maggiori della Francia. Industrie alimentari, meccaniche, elettriche, petrolchimiche e raffinerie di petrolio, cantieri navali nel sobborgo industriale di La Bastide. Antica sede universitaria, centro culturale e di ricerca scientifica.
Capitale dei Biturigi Vivisci, fondata nel 3° sec. a.C., fu importante nodo stradale e centro commerciale. Conquistata dai Romani (56 a. C.), Burdigala fu municipio e, nel 2° sec. d.C., capitale della Aquitania. Occupata dai Visigoti, poi dai Franchi, B. divise la sorte dell’Aquitania e nell’857 fu devastata dai Normanni. Un periodo di splendore coincise col dominio inglese (1152-1451) subentrato col matrimonio di Eleonora d’Aquitania e di Enrico Plantageneto, dal 1154 re d’Inghilterra: B. ottenne diritti comunali nel 1235 e prosperò per lo sviluppo del commercio, soprattutto dei vini che si esportavano in Inghilterra e Spagna. Sottomessa dai re francesi (1451), perse tutti i suoi privilegi. La seconda epoca felice di B. si ebbe con J.-B. Colbert, che ne favorì il commercio, e soprattutto sotto Luigi XV. Durante la Rivoluzione Francese i suoi deputati costituirono il nucleo del gruppo detto dei Girondini. Il 9 dicembre 1870 divenne sede della Delegazione del governo per la difesa nazionale e, per tre mesi, capitale della Francia. Nella Prima guerra mondiale, prima della battaglia della Marna, il governo vi si trasferì da Parigi (settembre 1914); lo stesso accadde, per pochi giorni, nel giugno 1940.
La città, che deve la sua fisionomia più caratteristica al 18° sec., conserva anche alcuni monumenti romani (anfiteatro) e notevoli monumenti romanici e gotici (St.-Seurin; cattedrale di St.-André; St.-Michel; S.te-Eulalie). Nel Settecento fu aperta la grande Place Royale, capolavoro di J. e A.-J. Gabriel (1730-49); strade e piazze vennero regolarizzate (Place Tourhy, Pl. du Champ-de-Mars, Pl. Dauphine, il giardino pubblico); fu eretto (1772-81) il nuovo palazzo arcivescovile – poi Hôtel de Ville – e il Grand-Théâtre (1773-80) di V. Louis. Dello stesso periodo sono anche molti palazzi privati. Tra le opere del 20° sec., il Palazzo di Giustizia di R. Rogers (1995-2000). Notevoli le collezioni del Musée d’Aquitaine, del Musée des Beaux-Arts e del Musée des Arts Décoratifs.
Nel vicino centro di Pessac è notevole la realizzazione della Cité Frugès (1926, Le Corbusier).
B. è famosa per i vigneti dei suoi dintorni che producono vini bianchi e rossi ( vini bordeaux). I vitigni per i rossi sono il Cabernet, il Malbec e il Merlot; per i bianchi il Sauvignon, il Sémillon e la Muscadelle. La maggior parte dei bordeaux è caratterizzata dal nome dello Château di produzione e di imbottigliamento; ai grands crus, legati a nomi di Château famosi, è affidata la fama di questi vini. Dal bordeaux prendono nome la bottiglia bordolese, tipo di bottiglia usata per conservare vini rossi da pasto superiori, di forma cilindrica, capacità variabile tra 70 e 75 centilitri, colore verde-oliva scuro o rosso-scuro; e la tazza bordolese, tazza (in genere d’argento), con numerose concavità e convessità, usata nella degustazione dei vini per stabilirne il colore.