Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, trimetro e tetrametro tragico) cade in determinate sedi assumendo denominazioni diverse: pentemimera o semiquinaria (dopo la sillaba in posizione forte del 3° piede), eftemimera o semisettenaria (dopo la sillaba in posizione forte del 4° piede); c. trocaica (dopo la prima sillaba breve del terzo piede); c. bucolica (dopo il 4° piede).
Nella metrica accentuativa moderna, pausa all’interno di un verso, propria di ogni verso maggiore del settenario. La c. divide il verso in due parti dette emistichi; esistono versi a c. fissa, come il quinario accoppiato, il martelliano (settenario doppio), il dodecasillabo, nei quali occupa sempre la stessa posizione, e versi a c. mobile, come il settenario e l’endecasillabo, nei quali può occupare posizioni diverse contribuendo al variare del ritmo del verso.