Sport a squadre originario dell’Inghilterra e diffuso poi nelle colonie britanniche, divenendo sport nazionale e di alto livello tecnico in Australia, Nuova Zelanda, India e Pakistan. La durata delle gare (da sei ore a giorni interi), la vasta casistica e la terminologia complessa rendono poco comprensibile questo sport agli spettatori inesperti. Più ancora che alle regole, però, l’unicità del c. è dovuta al fatto che deve essere praticato secondo lo spirito del gioco, inteso come fair play e correttezza anche gestuale: assolutamente vietati gli atti violenti, sono proibiti i comportamenti anche solo irriguardosi. Si gioca tra 2 squadre di 11 elementi su un campo erboso, di forma ovale o rettangolare, variabile di dimensioni (di solito inferiori ai 155 × 135 m; v. fig.). Al centro del campo vi è una zona (pitch), lunga poco più di 20 m, inquadrata a ognuna delle sue estremità da due linee di fondo, dette anche di porta (bowling creases), su cui è fissato un un gruppo di tre paletti (stumps) sormontato da due traversine mobili, che costituisce la porta (wicket); su ciascuna di due linee più interne, distanti dalle altre circa 1,20 m, dette di corsa (popping creases), prende posto un battitore (batsman). Il gioco consiste essenzialmente nella difesa della porta dai colpi di una palla (di sughero e cuoio, con circonferenza di circa 22,5 cm). Le due squadre si alternano in attacco e in difesa. La squadra all’attacco è formata da un lanciatore (bowler), un ricevitore (wicketkeeper) e 9 giocatori (fielders) disposti strategicamente in campo. Quella in difesa si schiera invece solo con 2 battitori (uno per porta), dotati di una mazza per respingere la palla; quando la palla abbatte le traversine dei paletti sfuggendo al battitore questo è messo fuori gioco e di volta in volta sostituito dagli altri compagni fino a che non vengano tutti eliminati: questo comporta la fine del primo turno (inning) di gioco e il passaggio della medesima squadra dalla difesa all’attacco nel secondo e ultimo turno.
In Italia l’attività, prima amministrata dall’Associazione Italiana Cricket (fondata nel 1980, l’AIC raggruppava numerosi club, soprattutto dell’Italia centro-settentrionale), è ora gestita dalla Federazione Cricket Italiana (FCrI), già Associazione Italiana Cricket, sport incluso dal 1997 tra le discipline associate al CONI. Il campionato nazionale si svolge regolarmente dal 1983.