Nell’estetica del Rinascimento (L.B. Alberti, Leonardo) e nell’estetica classicista, l’obbligatoria rispondenza in un’opera d’arte della forma al carattere del soggetto da rappresentare, ossia al contenuto. In architettura, come già in Vitruvio, il d. indica la rispondenza della configurazione dell’edificio al suo scopo (Palladio). La Controriforma identificò il d. con la convenienza formale e morale.