In biologia, presenza in un’area circoscritta di organismi animali o vegetali caratteristici e limitati a quella regione (specie endemiche). Il fenomeno dell’e. è particolarmente diffuso in ambienti che presentano impedimenti allo scambio di individui, come l’ambiente insulare, quello lacustre, o quello ipogeo.
Si distinguono e. paleogenici ed e. neogenici. I primi, detti anche paleoendemismi, sono organismi la cui presenza in un dato territorio risale a epoca remota: tali sono le entità sistematiche isolate morfologicamente, cioè con affinità lontane e poco evidenti, per es. l’albero Ginkgo biloba, che da solo rappresenta un ordine delle Gimnosperme (e, per alcuni, anche una divisione autonoma); questa pianta è anche un e. relitto, cioè mentre nel Giurassico il genere era rappresentato da numerose specie aventi vasto areale, attualmente è confinato in una ristretta zona della Cina orientale. Gli e. neogenici (o neoendemismi), al contrario, sono sorti in epoca recente, come le varietà o razze geografiche differenziatesi a partire da una specie ad ampia area di distribuzione. Gli e. caratterizzano i diversi territori zoo- e fitogeografici e sono tanto più importanti quanto più comprensiva è la categoria sistematica cui appartengono; così il numero cospicuo di generi di piante propri dell’Australia, insieme con la presenza di alcune famiglie quasi esclusive, fanno di questo continente un centro di sviluppo a sé stante. Anche dal punto di vista zoologico l’Australia presenta moltissimi e.; basti ricordare che i Monotremi e la maggior parte dei Marsupiali sono esclusivamente australiani.