Agenzia dell’Unione Europea (UE) che promuove la cooperazione tra le forze di polizia nella prevenzione e lotta al terrorismo, al traffico illecito di stupefacenti e ad altre forme di criminalità organizzata concernenti almeno due Stati membri. Prevista dal Trattato di Maastricht del 1992, è operativa, con sede all’Aia, dal 1998, a seguito dell’entrata in vigore della Convenzione istitutiva di Bruxelles del 1995.
Privo di poteri esecutivi, a differenza dei servizi nazionali di polizia, Europol favorisce lo scambio di informazioni fra gli Stati membri, comunica ai servizi nazionali competenti le notizie necessarie allo svolgimento delle indagini e coordina le operazioni tra gli Stati membri. Lavora a stretto contatto con le Unità nazionali Europol (UNE), costituite dagli Stati membri in qualità di organi di collegamento tra Europol e autorità nazionali competenti. Ciascuna UNE invia all’Europol almeno un ufficiale di collegamento, incaricato di tutelare gli interessi della propria unità.
Per svolgere le sue funzioni, Europol gestisce un sistema computerizzato di raccolta di informazioni relative a persone sospette o condannate per infrazioni al diritto nazionale di uno Stato membro o comunque di competenza di Europol. Un’Autorità comune di controllo indipendente vigila sulle attività di Europol per garantire che la memorizzazione, il trattamento e l’impiego dei dati in suo possesso non ledano i diritti delle persone interessate. La struttura di Europol comprende il Consiglio di amministrazione (un rappresentante per ogni Stato membro e un rappresentante della Commissione europea), il Direttore (nominato dal Consiglio e responsabile dell’esecuzione delle decisioni di quest’ultimo), il Controllore finanziario e il Comitato finanziario (con funzioni finanziarie e di bilancio).
Cooperazione giudiziaria. Diritto dell’Unione Europea