In embriologia, effetto morfogenetico che una sostanza chimica non identificata ( evocatore), emessa da una porzione dell’embrione (organizzatore), esercita su un’altra porzione dell’embrione stesso, stabilendo la sua determinazione e il suo futuro differenziamento morfologico.
Rito diretto a chiamare, per virtù magica, un’anima dall’oltretomba, per lo più a scopo divinatorio, in uso specialmente presso gli antichi Caldei, Ebrei, Ittiti, Greci, Romani.
Nella religione romana l’e. era l’azione rituale con la quale, quando l’esercito stava per conquistare una città nemica, le divinità tutelari di questa erano invitate ad abbandonare la loro sede di culto, con la promessa di onori uguali o maggiori. Le notizie di tardi eruditi romani (Servio, Macrobio) riportano l’e. allo scrupolo religioso. Si discute se le divinità passibili di e. fossero solo quelle incorporabili nel culto romano o tutte le manifestazioni sacrali tutelari di un luogo o di una città. Sotto questo punto di vista l’e. romana coinvolge uno degli aspetti più complessi del politeismo: il rapporto tra divinità proprie e divinità altrui.