ferroelettricità Proprietà di sostanze dielettriche che presentano isteresi dielettrica: per queste sostanze, a somiglianza di quanto avviene tra intensità del campo magnetizzante e induzione nei materiali ferromagnetici (➔ ferromagnetismo; magnetismo), l’intensità di polarizzazione P segue con ritardo le variazioni dell’intensità E del campo polarizzante. In fig. è schematizzato l’andamento dell’intensità di polarizzazione in funzione dell’intensità del campo per una sostanza ferroelettrica. Se questa è inizialmente allo stato non polarizzato, P cresce al crescere di E, peraltro non linearmente, raggiungendo, per un certo valore Es di E, un valore, Ps, che mantiene all’ulteriore crescere di E: la sostanza si dice polarizzata alla saturazione. Facendo ora decrescere E, P decresce, ma quando il campo polarizzante è nullo essa conserva un valore non nullo, Pr, detto polarizzazione residua, mediamente dell’ordine di 10–2 C/m2 (nei dielettrici ordinari polarizzazioni del genere si ottengono sotto l’azione di campi intensi almeno 108 V/m); per annullare P occorre applicare un campo diretto in senso opposto a quello precedente e d’intensità opportuna, Ec ( campo coercitivo). Aumentando ancora l’intensità di tale campo si raggiunge di nuovo una condizione di saturazione e, in definitiva, si ottiene, al variare di E tra valori estremi di uguale valore assoluto, un diagramma chiuso ( ciclo di isteresi dielettrica); la curva OA, relativa alla polarizzazione iniziale, prende il nome di curva di prima polarizzazione. A base della teoria della f. si pone l’esistenza di domini ferroelettrici, regioni spontaneamente e permanentemente polarizzate secondo direzioni variabili dall’una all’altra: l’azione del campo polarizzante è quella di ‘allineare’ tali domini. Come nel ferromagnetismo, anche nella f. la temperatura gioca un ruolo essenziale. Precisamente una sostanza ferroelettrica è tale entro un ben determinato intervallo di temperature, limitato da valori della temperatura che hanno il nome di punti di transizione o punti di Curie: al di fuori di tale intervallo di temperature, le sostanze si comportano come dielettrici ordinari.