transiberiana, Ferrovia (russo Velikaja Sibirskaja magistral´) Linea che percorre tutta la Russia da O a E, unendo Mosca a Vladivostok, sul Pacifico. Costruita alla fine del 19° sec. (e poi prolungata e diramata) per consolidare la penetrazione russa in Siberia, valorizzarne le risorse e favorirne il popolamento, è la più lunga del mondo (9434 km). Oltre a garantire una connessione preziosa tra centro e periferia dell’impero zarista, assicurava grandi vantaggi strategici e commerciali, come lo sbocco sul Pacifico e la possibilità di creare nuove città e insediamenti industriali nell’Est del paese; nel tempo, ha mutato la situazione economica e insediativa dell’Asia russa, ha favorito il popolamento della Siberia (tra il 1896 e il 1912 si stanziarono nelle nuove terre 1,8 milioni di Russi, un pari numero di Ucraini e mezzo milione di Bielorussi, formando così l’85% della popolazione siberiana); ha incrementato lo sfruttamento forestale e minerario e soprattutto ha restituito il ruolo di ponte terrestre allo spazio sterminato posto tra Estremo Oriente ed Europa.
Il tratto Mosca-Čeljabinsk, pari a 1700 km, era stato costruito negli anni 1880; tra il 1891 e il 1897, si avviarono i lavori procedendo contemporaneamente dalle due opposte estremità. Nel 1896 il tronco occidentale, da Čeljabinsk all’Ob´, era terminato; dall’altra parte, tra Vladivostok e Habarovsk, la ferrovia entrò in esercizio nel 1897. I lavori, nonostante i problemi di costruzione, procedettero con grande celerità: nel 1899 si raggiunse Irkutsk, presso il Lago Bajkal, e nel 1900 era pronto il tratto fino a Sretensk, sul confine con la Manciuria. Nel 1903, completata in Manciuria la ferrovia cinese orientale e attraversato in navigazione il Bajkal, il grande progetto da Mosca al Pacifico poteva considerarsi concluso. Ma, essendo il Bajkal ghiacciato per diversi mesi dell’anno, nel 1904 fu portato a termine il tratto ferroviario mancante, che aggira a sud il lago. Lo scoppio del conflitto russo-giapponese comportò il ritiro, da parte cinese, dell’autorizzazione di attraversare le proprie terre e rese necessaria la realizzazione di una nuova ferrovia che, iniziata nel 1907 e completata nel 1917, assicurò alla Russia un collegamento tutto sotto la propria sovranità, ma più lungo di 550 km. Successivamente, la t. venne raddoppiata ed elettrificata, mentre numerosi bracci le furono allacciati per collegare aree in rapido sviluppo. Nel 1974 si avviò la costruzione di una nuova linea, progettata negli anni 1930 e accantonata per lo scoppio della guerra, la BAM (Bajkalo Amurskaja Magistral´), che correndo a nord del Bajkal non solo abbrevia l’estensione complessiva, ma consente di sfruttare meglio le cospicue risorse minerarie e forestali delle regioni attraversate: lunga 3200 km, è considerata di grande rilevanza per il trasporto di container dal Giappone all’Europa occidentale, rotta transeurasiatica in concorrenza con quella oceanica.