Per fiumi e laghi internazionali si intendono quelli che attraversano o delimitano il territorio di più Stati (Territorio. Diritto internazionale), ciò che determina uno status giuridico particolare, rispetto a quello dei corsi d’acqua interamente compresi nel territorio di un unico Stato.
L’evoluzione del diritto internazionale fluviale è avvenuta per mezzo della prassi degli Stati, in particolare di accordi bilaterali e multilaterali conclusi tra Stati co-rivieraschi. Il fenomeno non è recente (Convenzione di Parigi sul Danubio del 1921; Trattato di Washington tra USA e Messico sul Colorado e il Rio Grande del 1944); ultimamente, tuttavia, si registra la tendenza verso accordi a carattere generale, che disciplinano la materia non solo dal punto di vista dello sfruttamento economico ma anche da quello della tutela ambientale (Ambiente. Diritto internazionale). Ne sono esempi: in Estremo Oriente, l’accordo per lo sfruttamento del basso Mekong (1996); in Europa, la Convenzione sulla cooperazione e l’uso sostenibile del Danubio (1994) e la Convenzione per la protezione del Reno (1999); in Africa, l’accordo ad interim tra il Mozambico, la Repubblica Sudafricana e lo Swaziland sulle acque dell’Incomati e del Maputo (2002).
La Convenzione di New York del 1997. - In questa materia, tentativi di codificazione e sviluppo progressivo del diritto (Codificazione. Diritto internazionale) sono stati intrapresi dall’ONU e da istituzioni private. Tra questi spicca la Convenzione dell’ONU sugli usi dei corsi d’acqua internazionali diversi dalla navigazione (New York, 1997), peraltro non ancora in vigore, che disciplina anche gli aspetti della protezione ambientale. La Corte internazionale di giustizia si è più volte occupata di dirimere controversie tra Stati sull’utilizzazione di risorse idriche condivise (tra Argentina e Uruguay per il fiume Uruguay, nel 2006; tra Costa Rica e Nicaragua per il fiume San Juan, nel 2005; tra Benin e Niger per il fiume Niger, nel 2005; tra Ungheria e Slovacchia per il fiume Danubio, nel 1997).
Le convenzioni regionali. - Al livello regionale, si possono citare alcuni accordi di cooperazione, come il Protocollo della SADC (Southern African Development Community) sulle acque condivise del 1995, emendato nel 2000, la Convenzione UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) di Helsinki del 1992 in vigore dal 1996 (Convenzione sulla protezione e l’utilizzazione dei corsi d’acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali) e il Protocollo su acqua e salute (Londra, 1999). Si segnalano, infine, le ‘Regole di Berlino’ adottate nel 2004 dalla Conferenza dell’Associazione di diritto internazionale sul diritto delle risorse idriche.
Territorio. Diritto internazionale
Ambiente. Diritto internazionale