Parte della superficie terrestre rispetto alla quale lo Stato esercita in modo esclusivo la propria sovranità. Attualmente non esiste alcun territorio che non appartenga a uno Stato, a eccezione dell’Antartide, che è sottoposta a un regime internazionale convenzionale.
Insieme con il popolo e la sovranità, il territorio è uno degli elementi costitutivi dello Stato (Stato. Diritto internazionale). Secondo la dottrina, infatti, quando un’organizzazione di governo esercita in maniera effettiva e indipendente la propria sovranità su un popolo insediato in un territorio, si è in presenza di uno Stato.
Il territorio statale. - Si definisce territorio di uno Stato non solo la terra, comprensiva dei laghi, fiumi e golfi che vi si trovano (acque interne), ma anche il mare territoriale e lo spazio aereo sovrastante il territorio terrestre e quello marittimo (Spazio atmosferico).
Modi di acquisto del territorio. - Nel diritto internazionale consuetudinario, i principali modi di acquisto del territorio erano l’occupazione di una porzione di terra non appartenente ad alcun altro Stato; la cessione per mezzo di trattato, seguita dal trasferimento effettivo e pacifico del territorio; la conquista di un territorio a seguito del ricorso alla forza armata; l’accessione, attraverso cui una nuova porzione di terraferma viene a formarsi accanto a un territorio già esistente a seguito di un processo fisico, come l’alluvione.
Data l’inesistenza di territori liberi, l’occupazione ha ormai perduto importanza, mentre la conquista non è più legittima, in quanto l’affermarsi del divieto dell’uso della forza nelle relazioni tra Stati quale principio internazionale di natura consuetudinaria e imperativa (Uso della forza. Diritto internazionale) comporta che non possa riconoscersi come situazione giuridica l’acquisizione territoriale ottenuta mediante il ricorso all’uso, o alla minaccia dell’uso della forza militare.
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