Pittrice messicana (Coyoacán 1907 - ivi 1954). A partire dal 1925, in seguito a un grave incidente automobilistico che la costrinse a lunghi periodi di immobilità, si dedicò da autodidatta alla pittura. Nel 1929 sposò D. Rivera con il quale ebbe un rapporto intenso e tormentato, condividendone l'impegno politico e la ricerca artistica, presto definita da un linguaggio personalissimo che fonde elementi surreali e naïf in atmosfere e immagini legate alla propria terra. In contatto dal 1938 con A. Breton e il gruppo surrealista, K. proseguì tuttavia isolata il proprio lavoro, che trovò negli autoritratti di un realismo violento e visionario e nelle desolate, talvolta inquietanti, nature morte i temi più congeniali (Le due Frida, 1939, Città di Messico, Museo de arte moderno; Viva la Vita, 1954, Coyoacán, Museo Frida Kahlo). Le sue opere sono emerse all'attenzione di un più vasto pubblico, negli Stati Uniti d'America e in Europa, a partire dagli anni Ottanta anche in seguito alla pubblicazione, a cura di H. Herrera, della biografia dell'artista: Frida: A biography of Frida Kahlo (1983). La casa in cui visse a Coyoacán, donata allo stato nel 1955, è stata trasformata in un museo a lei dedicato.