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Tory, Geoffroy

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Editore-libraio, calligrafo e disegnatore (Bourges 1480 circa - Parigi 1533), "imprimeur du Roi" dal 1530. Umanista, conoscitore dell'arte italiana e dell'Italia, T. deve considerarsi uno degli iniziatori del Rinascimento francese. Scrisse un trattato di estetica, Champ-fleury (1529), che può essere considerato il suo capolavoro, non solo notevole per i pregi tipografici e della illustrazione silografica, ma anche importante per la storia della lingua francese e della riforma scrittoria rinascimentale.

Vita e opere

Iniziato agli studi da un canonico della sua città, si recò poi in Italia, prima a Roma, dove frequentò il collegio della Sapienza, poi a Bologna per seguire in quella università le lezioni di Filippo Beroaldo. Dal 1507 al 1515 a Parigi insegnò e curò, principalmente per Henri Estienne, varie edizioni di autori classici e di umanisti; tra questi, Pomponio Mela (1507), Quintiliano e De re aedificatoria di L. B. Alberti (1512). Al ritorno da un altro viaggio in Italia (nel 1516 era a Roma), T. si stabilì definitivamente a Parigi (1518) e diede inizio alla sua opera d'innovatore nella tipografia e nella illustrazione del libro. Per le edizioni di libri d'ore che decorava per Simon de Colines (1a ed. 1524) e per quelle che uscirono dalla sua stamperia, disegnò iniziali e fregi d'ispirazione italiana ("à l'antique"), che rappresentavano una decisa rottura con la tradizione francese. In armonia con la decorazione rinascimentale, T. impiegò nella stampa i caratteri romani. Champ-fleury fu uno dei libri più originali dell'epoca; T., al tempo stesso autore, illustratore e tipografo, vi ha compendiato i risultati dei suoi studi linguistici e le sue allegoriche meditazioni sulle forme grafiche e sui rapporti tra le lettere dell'alfabeto e le proporzioni del corpo umano, influenzato, per questa parte dell'opera, dai modelli italiani, che tuttavia esamina criticamente, di Luca Pacioli (1509) e di Sigismondo de' Fanti (1514). Anche la marca tipografica adottata da T., un vaso antico spezzato (onde il soprannome di Maître ou pot cassé dato a T.) con il motto "Non plus", è d'ispirazione italiana, risalendo a un'incisione del Polifilo (1499). Alla morte di T. la stamperia passò alla vedova; in seguito divenne di proprietà di Olivier Mallard.

Vedi anche
illustrazione Figura (disegno o fotografia) stampata o inserita in un volume o in un periodico. ● L’uso di illustrare un testo compare in epoca antichissima, prevalentemente circoscritto nell’antico Egitto a opere di carattere religioso, in Grecia a testi scientifici e letterari in cui le immagini sono intercalate ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... tipografia Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando preventivamente gli elementi in rilievo, e poi applicandoli a pressione sul supporto stesso. ... Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue e letterature classiche, considerate come strumento di elevazione spirituale per l’uomo, e perciò chiamati, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Comunicazione
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • STORIA DELLA LINGUA FRANCESE
  • SIMON DE COLINES
  • POMPONIO MELA
  • LUCA PACIOLI
  • LIBRI D'ORE
Vocabolario
tory
tory 〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della...
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