(ted. Göttingen) Città della Germania (121.513 ab. nel 2007) nella Bassa Sassonia, capitale dell’omonimo distretto. È famosa per la sua università.
Ricordata nel 953 con il nome Villa Gutingi, ottenne nel 1210 diritti di città dall’imperatore Ottone IV. Dal 1345 al 1437 fu capitale del principato omonimo per un ramo dei duchi di Brunswick; membro di primo piano della Lega Anseatica, fu economicamente florida (14°-16° sec.) per la sua industria tessile (panni di lana). Passata nel 1531 al protestantesimo, nel 1626-32 fu occupata dai cattolici dopo lungo assedio nel corso della guerra dei Trent’anni e andò incontro a una fase di declino. La rinascita coincise con la fondazione dell’università (1734) attorno alla quale sorse nel 1772 il celebre Göttinger Hain («boschetto di Gottinga»). Fece parte del regno di Vestfalia fino al 1814; poi passò allo Hannover. Göttinger Hain Associazione di giovani poeti, ufficialmente costituitasi a G. il 12 settembre 1772, ma in pratica operante già da prima. Punti di incontro erano la ripresa di un carattere propriamente tedesco nelle lettere e nei costumi, l’aspirazione alla naturalità dei sentimenti e del linguaggio. Numi tutelari furono Omero e, più concretamente, F.G. Klopstock, in specie quale autore di poesie a sfondo patriottico; ferocemente avversato fu invece C.M. Wieland, campione del rococò letterario tedesco. L’associazione ebbe breve durata, ma la sua azione per il rinnovamento della lirica tedesca fu rilevante. Figura centrale del gruppo fu J.H. Voss. Vicino, pur senza direttamente appartenervi, fu G.A. Bürger, per il cui tramite il gruppo si inserisce nello Sturm und Drang.