In letteratura, l’espressione dei sentimenti o stati d’animo più intimi, dei moti più profondi della sensibilità o della coscienza; ovvero la rappresentazione di aspetti della vita o di ambienti raffigurati nella loro intimità. Se atteggiamenti intimisti sono rintracciabili in ogni epoca, l’i. come tendenza del gusto ed espressione artistica si manifesta nella letteratura europea soprattutto verso la seconda metà del 19° sec., in reazione agli aspetti esteriori, enfatici e titanici del Romanticismo (dal quale tuttavia deriva), e al manierismo storicistico in particolare. Già presente nella narrativa a sfondo analitico e psicologico, e parte essenziale del naturalismo e verismo, esso, con l’accentuarsi ed esasperarsi del culto dell’io e dell’arte come autobiografismo, diventa uno dei principi della poetica del decadentismo, dominando ogni forma d’arte (dalla lirica alla narrativa, al teatro) e mescolandosi e complicandosi via via con motivi del relativismo, della psicanalisi e del memorialismo lirico (L. Pirandello, I. Svevo, M. Proust ecc.).