(gr. Λέσβος) Isola della Grecia (1630 km2 con 90.000 ab. circa), situata nel Mar Egeo settentrionale, di fronte all’Anatolia dalla quale è separata da due canali poco profondi. Il nome della città principale, Mitilene (gr. Μυτιλήνη), si estese nel Medioevo a tutta l’isola, che fu chiamata in veneto e in italiano Metelino e anche in greco Mytilìni. L’isola, insieme con Lemno e Agiostrati, è inclusa nel nomo di L. (2154 km2 con 106.751 ab. nel 2006; capol. Mitilene). Su un basamento vulcanico poggiano dei dossi, costituiti in prevalenza da calcari e da scisti (altezza massima 967 m), ma non mancano zone depresse e pianeggianti, che si prestano alle colture (olivo, vite, alberi da frutta); praticate anche la pastorizia ovina e caprina e la pesca. Discreto il movimento turistico.
Presso Hagìa Paraskevì sono stati localizzati due templi arcaici. Tracce di insediamento sono individuabili a Metimna a partire forse dal 9° sec. a.C. fino a tarda età romana. Importanti ricerche preistoriche sono state condotte a Thermì, dove un insediamento è documentato dagli inizi del 3° millennio fino al 2000 circa a.C., con una cultura materiale affine a quella dei coevi strati di Troia. Il sito fu rioccupato e successivamente distrutto nel corso del Tardo Bronzo. Ad Antissa, nella zona occidentale dell’isola, vi sono resti di insediamento dal Tardo Bronzo alla prima età del Ferro: notevoli alcuni edifici absidati (10°-9° sec.), seguiti da un edificio analogo dell’8° sec. a.C. A Mitilene sono stati messi in luce resti di un teatro, tratti di una cinta muraria (fine 5° sec. a.C.) e case tardo romane. Mosaici tardoantichi con scene ispirate alle commedie di Menandro sono stati scoperti in località Chropha, un tempio ionico a Mesa. Nel Golfo di Kallonì, antica Pirra, vi sono i resti di un santuario dedicato a Zeus, Era e Dioniso.
Per dialetto lesbico, si intende il dialetto del greco antico parlato a L. e appartenente al gruppo eolico, e per estensione tutto l’eolico dell’Asia Minore. I caratteri principali sono: la dittongazione in i di vocali davanti a -ns- che si muta in -s- (παῖσα ma attico πᾶσα da *παντια, ἔχοισι ma attico ἔχουσι da -οντι), la baritonesi e la psilosi. Nei testi poetici degli antichi poeti di L., Alceo e Saffo, come anche in forme omeriche di origine eolica, la tradizione grammaticale presenta -αυ-, -ευ-, per αF- o -αFF- ecc. davanti a vocale o r (εὐραγη ma attico ἐρράγη da *ἐFραγη), e βρ- per Fρ- (βρόδον att. ῥόδον).
Poesia l. La poesia degli antichi poeti di Lesbo, Alceo e Saffo.