Per l'istituto della liberazione ➔ liberazióne condizionale.
Processo mediante il quale si rende disponibile una certa energia; la locuzione è usata specialmente con riferimento all’energia nucleare.
In neurologia, sono indicati come fenomeni di l. quelli connessi alla perdita del normale controllo esercitato dai centri superiori su quelli inferiori del sistema nervoso. Il più noto è l’esagerazione dei riflessi tendineo-periostei nelle lesioni del fascio piramidale, dovuta all’attività autonoma, non più regolata, dei centri spinali. A seconda del livello della lesione che interrompe i normali impulsi regolatori si possono avere sintomi diversi.
Per la teologia della liberazione ➔ liberazióne, teologìa della.
In Italia, la Resistenza (➔). Con valore assoluto, la fine dell’occupazione tedesca e la caduta dei governi collaborazionisti nei paesi invasi nel corso della Seconda guerra mondiale.
Organizzazioni armate clandestine che conducono la guerriglia contro l’oppressore o comunque svolgono azioni di sabotaggio.
L’operazione che, al termine di un collegamento, scioglie la catena di organi di commutazione e di linee formatasi all’atto in cui il collegamento era stato stabilito e rende gli organi e le linee liberi per l’effettuazione di altri collegamenti. Si verifica generalmente nel momento in cui il chiamante chiude la comunicazione.
In tecnica ferroviaria, annullamento per azione del treno di un’azione di blocco legata a un’immissione in sicurezza, su un determinato tracciato, subordinato all’azione stessa del treno. Viene effettuata quando il treno ha raggiunto un punto determinato del percorso. La l. può essere rigida, elastica, a tempo.