(gr. Λοκρίς) Regione storica della Grecia centrale, divisa dalla Focide e dalla Doride in due parti: una sud-occidentale detta L. Ozolia, lungo il Golfo di Corinto, con le città di Eantea, Tolofone, Anticira, Eritre, Naupatto; l’altra orientale, detta L. Opunzia, lungo il Golfo Maliaco e il Mare di Eubea, con Opunte, Halai, Cnemide, Tronio, Scarfea. L’indagine archeologica ha rilevato tracce di un’antica stirpe pregreca, cui seguì una popolazione greca, forse di stirpe eolica, poi sottomessa dai Dori invasori: diversi strati etnici che si riflettono nel dialetto locrese. Nel 7° sec. a.C. concorse all’insediamento di colonie greche in Occidente con la fondazione di Locri Epizefiri; si estenuò poi in lotte continue contro la Beozia e la Focide, di cui fu spesso occasione il santuario di Delfi. Durante la guerra del Peloponneso si destreggiò tra Atene e Sparta, propendendo infine per quest’ultima. Dopo la battaglia di Leuttra (371 a.C.) subì l’egemonia tebana, si trovò implicata nelle guerre sacre contro i Focesi (356-346 e 339), fu assoggettata da Filippo di Macedonia vincitore a Cheronea (338). Morto Alessandro Magno, partecipò alle guerre fra i diadochi finché fu occupata dai Romani nel 146. Ma già nel 1°-2° sec. d.C. tutta la L. era impoverita e spopolata.