Stato dell’India (307.713 km2 con 106.894.000 ab. nel 2008); capitale Mumbai. Comprende l’angusta pianura litoranea del Konkan, la sezione settentrionale dei monti Ghati Occidentali, e, verso l’interno, un vasto tratto dell’altopiano del Deccan, solcato in direzione NO-SE da numerosi corsi d’acqua appartenenti all’alto bacino imbrifero del Godavari. L’economia dello Stato è caratterizzata da una forte presenza dell’agricoltura (cereali, canna da zucchero, tabacco e arachidi) e da attività industriali distribuite fra Mumbai (di gran lunga la principale concentrazione industriale dello Stato) e pochi altri poli. Il sottosuolo è ricco di minerali, non interamente sfruttati; importanti i giacimenti offshore di petrolio e gas naturale. Ai settori industriali tradizionali si sono affiancati comparti ad alta tecnologia (farmaceutica, informatica ed elettronica, engineering). Accanto ai grandi complessi tradizionali, inoltre, si è andata affermando anche la media e medio-piccola impresa, prevalentemente orientata sui mercati locali e sui settori tradizionali. In fase di potenziamento è il terziario, i cui principali punti di forza sono rappresentati dal commercio (con il complesso delle attività svolte da Mumbai, fra cui quelle portuali) e, in misura crescente, dal turismo.
Lo Stato fu costituito in occasione del riordinamento amministrativo del 1960, con la parte sud-orientale dell’ex Stato di Bombay.
Mahārāṣṭrī è il nome dato dagli autori sanscriti a una particolare forma di pracrito secondario parlata nel M., nota sia per le opere dei grammatici locali sia per l’abbondanza dei testi non solo religiosi (per es., i libri non canonici dei jaina Švetāmbara) ma pure lirici, drammatici ed epici. Il testo più antico giunto è forse il Sattasaī («Le sette centurie di versi») composto da Hāla (3°-5° sec. d.C.).