Isola dell’arcipelago britannico (588 km2 con 80.058 ab. nel 2006), nel Mare di Irlanda, quasi nella sua parte mediana; capoluogo Douglas. S’innalza al centro con due gruppi montuosi, che culminano a NE nello Snaeffell (620 m) e a S nel Barrule (484 m). Principale risorsa è il turismo; hanno importanza economica anche l’agricoltura, l’allevamento ovino e bovino e la pesca. Amministrativamente forma una entità autonoma, dipendente direttamente dalla Corona, con istituzioni legislative proprie. Vi si parla il dialetto mannese (ingl. Manx).
Occupata forse da Egfrido di Northumbria (684), l’isola subì in seguito le incursioni dei Vichinghi; contesa dai re di Dublino e dal potente conte di Orkney, fu invasa nel 1079 da Godred Crovan, un avventuriero irlandese che conquistò Sudreys, Dublino e Leister, regnando per 16 anni. Nel 1266 passò alla Scozia ma, nel 1290, i suoi abitanti si posero sotto la protezione di Edoardo I d’Inghilterra. Nel 1313 fu conquistata dallo scozzese Robert Bruce e nel 1346 tornò agli Inglesi, con Edoardo III. Enrico IV la diede nel 1406 a sir John Stanley. Dagli Stanley il dominio sull’isola passò a James Murray, 2° conte di Atholl: dagli Atholl nel 1765 il Parlamento comprò i diritti sull’isola, che fu stremata dalla durezza dei pubblici ufficiali e alleviata solo a partire dal 19° secolo. Nel 1866 gli abitanti di M. ottennero un provvedimento, per lo meno nominale, di home rule. Gatto dell’isola di M. (o Manx) Razza di gatti originari dell’isola, privi di coda, con pelo soffice e forme tondeggianti; furono studiati da C. Darwin.