Ciascuno dei 12 periodi in cui è suddiviso l’anno civile, distinti con propri nomi; costituisce una unità di misura del tempo, multiplo dell’unità fondamentale, il giorno, determinato dalla rotazione della Terra intorno al proprio asse; agli effetti civili il m. è considerato sempre di 30 giorni (m. commerciale).
Il m. è basato sulla durata di una lunazione, come la settimana è basata sulle fasi della Luna e l’anno sulla rivoluzione della Terra intorno al Sole e sul ritorno delle stagioni. Nella realtà, tuttavia, il m. non corrisponde esattamente al periodo astronomico dal quale deriva. Il m. per antonomasia è quello definito dal calendario gregoriano, di durata ineguale, compresa tra 28 e 31 giorni (in particolare: 31 giorni i m. di gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre, dicembre; 30 i m. di aprile, giugno, settembre, novembre; 28 o 29 negli anni bisestili, il mese di febbraio). Durate pressoché simili hanno i m. anche negli altri calendari. A seconda dei vari modi di computare la rivoluzione della Luna si hanno i m. sinodico, siderale, draconico, anomalistico (➔ Luna); il valore più vicino al m. gregoriano è quello corrispondente alla rivoluzione sinodica della Luna, che è in media di 29d 12h 44m 2,8s.
Per la durata e il nome dei m. nei vari calendari (gregoriano, islamico, ebraico ecc.), il modo di computarne i giorni, la necessità, nell’età antica, di aggiungere un m. intercalare ➔ calendario.
In Grecia il nome dei mesi era diverso da regione a regione e spesso tra città della stessa regione. I calendari più noti erano l’attico e il macedonico, che ebbe larga diffusione in età ellenistica nei regni sorti dalla dissoluzione dell’impero di Alessandro. L’anno attico cominciava in luglio (ecatombeone), quello macedonico in ottobre (dìos). A Roma la successione dei m. era in origine: Martius, Aprilis, Maius, Iunius, Quintilis, Sextilis, September, October, November, December, Ianuarius, Februarius. In seguito, quando si fissò l’inizio dell’anno consolare al 1° Ianuarius, i due ultimi m. divennero i primi dell’anno civile. Il m. Quintilis fu mutato (44 a.C.) in Iulius (luglio) in onore di Cesare nato il 12 di quel mese; il Sextilis fu modificato (8 a.C.) in Augustus (agosto) in onore di Augusto che in quel mese aveva ottenuto il primo consolato.
Per quanto riguarda i m. intercalari ➔ posideone (per i calendari greci) e mercedonio (per il calendario romano pregiuliano).