Secondo mese dell’anno nel calendario gregoriano, di 28 giorni (29 negli anni bisestili).
Rivoluzione di f. Il moto scoppiato a Parigi il 23-24 f. 1848, che spazzò via la ‘monarchia di luglio’, costringendo all’esilio Luigi Filippo e instaurando un governo repubblicano. Causa occasionale ne fu il divieto di tenere banchetti per protestare contro la mancata riforma elettorale; cause profonde furono l’ostilità al governo personale del re e alla politica autoritaria del primo ministro F.-P.-G. Guizot. Quando iniziò la sommossa il re licenziò Guizot affidando il potere prima a L.-M. Molé, poi, quando il massacro di parecchi dimostranti fece precipitare il movimento in senso repubblicano, ad A. Thiers e O. Barrot. I rivoltosi presero il sopravvento e, mentre gli Orléans andavano in esilio, venne formato un governo cui parteciparono repubblicani e socialisti. La rivoluzione ebbe ripercussioni in Europa e in Italia.
La fase preliminare della rivoluzione russa del 1917 è nota come Rivoluzione di febbraio. Il 27 f. 1917 del calendario giuliano (12 marzo), quando lo zar aveva sospeso i lavori parlamentari, i soldati di stanza a San Pietroburgo occuparono la fortezza di Pietro e Paolo, arsenali e caserme. Il 4 (17) marzo l’abdicazione di Nicola II aprì la strada alla Repubblica democratica. Il governo provvisorio, con a capo il principe L′vov e con A.F. Kerenskij ministro della Giustizia e poi della Guerra, dovette decidere se continuare il conflitto o, come richiesto dalle masse operaie e contadine influenzate dai bolscevichi, interromperlo. Dopo febbraio, si svilupparono i soviet dei soldati e degli operai che, alla fine, prevalsero.