Primo elemento di parole composte del linguaggio medico, derivate dal greco o più spesso formate modernamente, che indica relazione con l’utero (gr. μήτρα). Il termine metropatia indica genericamente un’affezione a carico dell’utero; la metropatia emorragica è una sindrome clinica funzionale caratterizzata da menometrorragie, insorgenti spesso dopo un breve ritardo mestruale o dopo un periodo di amenorrea. Si verifica frequentemente nell’età preclimaterica, più di rado nel periodo postpuberale. La terapia si basa sulla revisione della cavità uterina e sulla somministrazione di ormoni (progesterone).
Metrosi è il termine usato per indicare le affezioni di tipo degenerativo dell’utero, generalmente su base disendocrina.
La metrite è un processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico dell’utero. In pratica si riserva il termine di metrite alla flogosi dello strato muscolare (miometrite) e si parla di endometrite per l’infiammazione della mucosa uterina. È caratterizzata da febbre, dolori acuti con irradiazione verso i fianchi, perdite giallastre striate di sangue ecc.; si cura con lavaggi antisettici, chemioterapici e antibiotici: talora è necessaria la revisione della mucosa uterina.
La metrite cervicale (o cervicite), facilitata dalla particolare esposizione della portio uterina agli agenti microbici e dai traumatismi prodotti dal parto, si manifesta con alterazioni della mucosa, secrezione muco-purulenta.
La metrolinfangite è una flogosi acuta e cronica dei vasi linfatici dell’utero, di solito conseguente a una endometrite o a una miometrite.
La metroperitonite è una flogosi acuta o cronica del peritoneo che riveste l’utero; di solito consegue a una miometrite.
La metrosalpingite è una flogosi dell’utero (metrite) e delle salpingi (salpingite).
Per metrorragia si intende una perdita ematica abbondante, di origine uterina, indipendente e al di fuori del flusso mestruale per cause organiche d’ordine ostetrico (aborto ovulare incompleto, gravidanza extrauterina) o ginecologico (tumori benigni e maligni dell’utero e degli annessi) e cause di natura funzionale ovarica (metrorragia da iperfollicolinismo come la metropatia emorragica, della pubertà ecc.). La terapia tende alla rimozione della causa dell’emorragia nelle forme organiche e alla somministrazione di ormoni nelle disfunzioni endocrine.
Metrorrea è la perdita dai genitali esterni della donna di liquido sieroso, sieroematico o cremoso, di origine uterina; è presente in caso di endometriti croniche.
Metromalacia è il rammollimento delle pareti dell’utero per processi degenerativi dello strato muscolare, metroptosi l’abbassamento dell’utero dalla sede normale, per indebolimento del piano perineale.
La metrorressi è la rottura delle pareti uterine. Può essere di natura traumatica (traumi diretti o manovre violente e maldestre a scopo abortivo) o rappresentare la conseguenza del parto in presentazione di spalla, quando l’intervento ostetrico (rivolgimento, taglio cesareo ecc.) sia attuato tardivamente. La cura è chirurgica: isterectomia o metrorrafia, cioè sutura delle pareti uterine.
La metrotomia è l’incisione chirurgica delle pareti uterine per asportare una formazione parietale (fibroma) o per estrarre il corpo fetale (parto o taglio cesareo).
La metroelitrorrafia è l’intervento chirurgico di plastica uterina consistente nel suturare il collo dell’utero alle pareti vaginali.