Sigla di musical instrument digital interface, protocollo numerico di comunicazione seriale tra strumenti musicali elettronici a pacchetti di 8 bit e velocità di trasmissione di 31.250 bit/s. Fu ideato nel 1981 e presentato nel 1983 al fine di codificare i gesti esecutivi che il musicista compie quando suona una tastiera elettronica sensibile al tocco e trasmetterli in tempo reale ad altri dispositivi.
Alla definizione di questo standard di controllo si giunse grazie a un accordo tra i maggiori produttori di strumenti musicali informatici: il MIDI è il protocollo di comunicazione universalmente adottato dall’industria e costituisce la base dello sviluppo di tutti i nuovi strumenti, sia professionali sia dilettantistici. Grazie alla sua semplicità e alla vasta diffusione, è adottato per il controllo di processi anche molto diversi da quelli per cui era stato ideato, tanto da risultare utilizzabile anche per applicazioni non prettamente musicali nel mondo dello spettacolo (per es., i movimenti di un danzatore possono, grazie a dispositivi fotoelettrici, generare a loro volta sequenze MIDI e controllare i suoni o le luci).
Sono disponibili in Internet banche dati di sequenze MIDI contenenti i principali titoli del repertorio classico e leggero.