struménti musicali Oggetti per la produzione di suoni musicali. Nelle varie tradizioni culturali l'uomo ha prodotto suoni attraverso gli oggetti più svariati. Il suono viene prodotto dalla vibrazione dell'aria, e la sua qualità dipende dal modo in cui avviene tale vibrazione e dal modo in cui essa risuona nella struttura dello strumento.
Gli s.m. sono in genere classificati secondo il corpo che, entrando in vibrazione, produce il suono, o secondo il modo in cui la vibrazione è prodotta: s. a corda, suddivisi a loro volta in s. ad arco o più brevemente archi (violino, viola, violoncello, contrabbasso), e s. a pizzico o a corde pizzicate (arpa, cetra, liuto, chitarra, mandolino; ma anche gli s. con tastiera come il clavicembalo, mentre il pianoforte, in cui il suono è eccitato dalla percussione di martelletti, ha posizione incerta tra gli s. a corda e quelli a percussione, ai quali ultimi sono anche ascritti talora, sia pure impropriamente, l'organo e l'armonium, in quanto dotati di tastiera su cui fanno pressione le dita del suonatore); s. a fiato, distinti in legni (flauti e ottavino, oboe e corno inglese, clarinetti, fagotti, e anche i sassofoni, presenti prevalentemente nelle orchestre di musica leggera, i quali, pur essendo fabbricati in metallo, hanno caratteristiche simili a quelle dei clarinetti) e ottoni (corni, tube, trombe, tromboni); s. a percussione (tamburo, tamburelli, timpani, grancassa, triangolo, campanelli e campane tubolari da orchestra, gong, piatti, e inoltre la batteria che, nelle orchestre jazz, unisce un complesso di s. a percussione). Classificazioni più recenti dividono gli s.m. (soprattutto a livello etnologico) in quattro classi: s. aerofoni, cordofoni, idiofoni, membranofoni. Negli aerofoni la materia vibrante è l'aria, come nel flauto e nella tromba; nei cordofoni la vibrazione è prodotta sollecitando una corda in tensione: è il caso, fra gli altri, della chitarra; negli idiofoni l'elemento di vibrazione principale è un corpo rigido, come nelle claves sudamericane costituite da due barrette di legno percosse tra loro; nei membranofoni viene messa in vibrazione una membrana in tensione, come per es. la pelle di un tamburo. Un ulteriore caso è quello degli s. elettrofori (per es. il sintetizzatore), nei quali la vibrazione si ottiene per mezzo di dispositivi elettronici.